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Che cosa faranno Usa e Arabia Saudita sulla difesa

Gli Stati Uniti stanno valutando i termini di un trattato di mutua difesa con l’Arabia Saudita che includa la normalizzazione di Israele, secondo un rapporto del New York Times

Discussioni in corso tra Stati Uniti e Arabia Saudita per un accordo per la reciproca sicurezza.

Le autorità di Washington e Riad stanno discutendo un accordo di reciproca difesa simile a quelli che gli Stati Uniti hanno già siglato con alleati come il Giappone o la Corea del Sud. Fonti anonime hanno riferito al New York Times che l’iniziativa rientrerebbe nello sforzo diplomatico che l’amministrazione Biden sta portando avanti per normalizzare i rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

Tra le caratteristiche del potenziale accordo c’è il sostegno militare garantito nel caso in cui l’Arabia Saudita o gli Stati Uniti venissero attaccati nella regione o sul territorio saudita, ha riferito il Times.

Sempre il quotidiano newyorchese ha rivelato che Biden dovrebbe discutere i termini dell’accordo oggi quando incontrerà il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Venerdì, in un’apparizione pubblica, il Segretario di Stato Antony J. Blinken ha affermato che la normalizzazione delle relazioni tra Arabia Saudita e Israele sarebbe un “evento trasformativo in Medio Oriente e ben oltre”. Ma ha anche aggiunto che portare le parti ad un accordo “resta una proposta difficile” e che un accordo è tutt’altro che certo..

Riunire le potenze militari Israele e Arabia Saudita potrebbe aiutare a formalizzare la cooperazione contro l’Iran, un nemico comune che Washington vuole contenere, osserva Reuters.

Tutti i dettagli.

COSA PREVEDE L’ACCORDO TRA USA E ARABIA SAUDITA SECONDO IL RAPPORTO DEL TIMES

Secondo le fonti del Nyt, l’accordo prevede il sostegno militare in caso di attacchi contro il territorio saudita, o contro le forze dei due Paesi che si trovano nella regione. Una intesa per la reciproca difesa, hanno aggiunto, rappresenterebbe un punto focale per il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, nel quadro delle sue discussioni con gli Stati Uniti in merito alla normalizzazione delle relazioni con Israele.

SULLA SCIA DI QUELLI STRETTI CON GIAPPONE E COREA DEL SUD

Dunque la Casa Bianca stringerebbe con Riad un accordo di sicurezza simile a quelli con Tokyo e Seoul.

Come segnala il Times, i trattati di difesa separati che gli Stati Uniti hanno stipulato con il Giappone e la Corea del Sud risalgono alla fine di due guerre devastanti a metà del XX secolo e mentre la Guerra Fredda si stava intensificando, costringendo gli Usa a stringere alleanze in tutto il mondo per contrastare una presenza sovietica globale.

Il primo trattato di sicurezza americano con il Giappone fu siglato nel 1951, durante l’occupazione americana del Giappone dopo la seconda guerra mondiale, e poi rivisto nel 1960. Permette agli Stati Uniti di mantenere lì le forze armate e stabilisce che se avviene un attacco contro un elemento di una di queste due nazioni nei territori sotto il Giappone, ciascun paese “agirebbe per affrontare il pericolo comune in conformità con le sue disposizioni e processi costituzionali”.

L’esercito americano ha basi e truppe sia in Giappone che in Corea del Sud, ma i funzionari americani affermano che al momento non ci sono discussioni serie sull’avere un grande contingente di truppe americane in Arabia Saudita nell’ambito di un nuovo accordo di difesa. Il Pentagono ha poco meno di 2.700 soldati americani nel regno, secondo una lettera inviata dalla Casa Bianca al Congresso a giugno, ricorda il quotidiano.

CLAUSOLA NUCLEARE

Inoltre, secondo quanto riferito, il principe ereditario Mohammed bin Salman ha chiesto assistenza all’amministrazione Biden per sviluppare un programma nucleare a scopi civili, nonostante le preoccupazioni di lunga data di alcuni a Washington.

LA POSTA IN GIOCO PER BIDEN

In cambio, il presidente Biden otterrebbe il merito di aver normalizzato le relazioni tra Arabia Saudita e Israele, qualcosa a cui secondo il Times Biden sta lavorando da mesi.

Per Reuters, ciò segna una clamorosa inversione di rotta per un presidente che aveva trascorso gran parte del suo mandato rifuggendo da un coinvolgimento diplomatico più profondo nei problemi della regione, sollevando interrogativi sul perché si è impegnato per un obiettivo così impegnativo, cosa può guadagnare e se potrebbe finire per pagando un prezzo troppo alto.

Il tentativo di mediare le relazioni tra Israele e Arabia Saudita, nemici di lunga data, è il fulcro di complessi negoziati che coinvolgono discussioni sulle garanzie di sicurezza degli Stati Uniti e sull’aiuto nucleare civile richiesto da Riyadh, nonché sulle concessioni israeliane ai palestinesi, secondo le fonti.

In caso di stipula dell’accordo con Riad, Biden otterrebbe anche una vittoria in politica estera mentre cerca la rielezione nel novembre 2024.

GLI OSTACOLI

Tuttavia, qualsiasi trattato con l’Arabia Saudita che sia simile ai patti americani con gli alleati dell’Asia orientale susciterà sicuramente forti obiezioni al Congresso, nota ancora il Times. Alcuni legislatori statunitensi di alto livello, compresi i più importanti democratici, vedono il governo saudita e il principe Mohammed come partner inaffidabili che si preoccupano poco degli interessi degli Stati Uniti o dei diritti umani.

LE CONSEGUENZE GEOPOLITICHE

Senza contare che l’accordo solleverebbe anche dubbi sul fatto che Biden stia intrecciando militarmente gli Stati Uniti con il Medio Oriente. E un simile trattato contraddirebbe, secondo il Nyt, anche l’obiettivo dichiarato dell’amministrazione Biden di riorientare le risorse militari e le capacità di combattimento americane lontano dall’area e verso un deterrente per la Cina, specificamente nella regione Asia-Pacifico.

Infine, un accordo del genere rappresenterebbe un importante deterrente contro eventuali azioni destabilizzanti da parte dell’Iran.

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