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Recovery Plan

Che cosa cambierà per le scuole dopo Pasqua

Le scuole riaprono, dopo Pasqua, ma non per tutti: potranno frequentare in presenza gli alunni di asili nido, scuole materne, scuole elementari e prima media. Ecco i dettagli su che cosa ha deciso il governo

 

“Confermo la decisione” che prevede la riapertura delle scuole fino alla “prima media”. A dirlo, in conferenza stampa oggi è stato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, rispondendo alle domande dei giornalisti.

Ad adeguarsi alla decisione di governo dovranno essere tutte le Regioni italiane, anche quelle che in passato, ed in via precauzionale, hanno scelto di muoversi (e chiudere) in autonomia., ha fatto intendere Draghi. Tutti i dettagli.

CHI TORNERA’ A SCUOLA DOPO PASQUA

A riaprire i cancelli, dopo Pasqua, saranno asili nido, scuole materne, scuole elementari e medie. Per queste ultime, in realtà, il rientro in classe è solo per gli alunni di prima media.

Seconda e terza media e scuole superiori continueranno a studiare in Dad.

BIANCHI A LAVORO PER RIENTRO

“Si conferma la volontà di riapertura fino alla prima media”, ha detto Draghi in conferenza stampa, aggiungendo che “il ministro Bianchi sta lavorando perché questo avvenga in modo ordinato”.

CALO CONTAGI IN ATTO

Le misure restrittive degli ultimi giorni hanno portato “ad un calo del tasso di crescita dei contagi e, addirittura, si inizia ad intravedere un calo generale dei contagi, nonostante il resto della situazione rimanga molto critica e preoccupante”, ha spiegato Draghi.

“La volontà complessiva della cabina di regia era che, se ci fosse stato uno spazio, lo avremmo utilizzato per le scuole fino alla prima media”, ha sottolineato il presidente del Consiglio.

PERCHE’ DAD PER SECONDA E TERZA MEDIA E SUPERIORI

Ed il limite è spiegato dal fatto che “aprire ulteriormente aumenterebbe le forme di contagio”.

“La scuola, fino alla prima media, è un punto di contagio in misura molto limitata solo in presenza di tutte le altre restrizioni. Ciò che è fonte di contagio è tutto ciò che avviene attorno alla scuola, quindi più si alza l’età scolastica più aumentano le possibilità di contagio”, ha spiegato il premier.

DRAGHI: REGIONI SI ALLINEINO A GOVERNO

Ad aprire, fino alla prima media, dovranno essere tutte le regioni. “Ci sono state scelte dei governatori sulla chiusure delle scuole che dovranno essere riconsiderate, sulla base della scelta del governo che ritiene la scuola in presenza un obiettivo primario”, ha anche detto Draghi.

TEST PER TUTTI?

E per un rientro in sicurezza si pensa a test rapidi per insegnanti e bambini. Ma non ovunque: “I test potranno essere effettuati in alcuni istituti, ma non possiamo immaginare ad un’azione massiva”, ha aggiunto Draghi.

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