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Biden

Che cosa cambierà con l’executive order di Biden per farmaci, bollette, banche e trasporti

Obiettivi ed effetti dell'executive order firmato da Biden

Obiettivo: rilanciare la concorrenza sui mercati e di proteggere da abusi e violazioni consumatori, lavoratori e piccole imprese.

E’ questo il fine dell’ultima iniziativa dell’amministrazione americana con un executive order firmato dal presidente Joe Biden. Ecco tutti i dettagli.

CHE COSA PREVEDE L’EXECUTIVE ORDER DI BIDEN

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha firmato un ordine esecutivo – ovvero un provvedimento che indirizza l’operato delle agenzie governative – per promuovere maggiore concorrenza nell’economia americana, con l’obiettivo di abbassare i prezzi per le famiglie in molti settori, aumentare i salari per i lavoratori, promuovere l’innovazione e una crescita economica ancora più rapida.

L’ORIGINE DELLA MOSSA DI BIDEN

Come nasce l’executive order? Biden ha citato dati che mostrano come in oltre il 75% delle industrie statunitensi un numero inferiore di grandi aziende controlla oggi più attività rispetto a vent’anni fa e che il tasso di formazione di nuove imprese è diminuito di quasi il 50% dagli anni ’70 ad oggi.

CHE COSA DICE L’EXECUTIVE ORDER

Il presidente americano “sta intraprendendo azioni decisive per ridurre la tendenza al consolidamento aziendale, aumentare la concorrenza e offrire vantaggi concreti ai consumatori, ai lavoratori, agli agricoltori e alle piccole imprese americane”, si legge in documento rilasciato dalla Casa Bianca. L’ordine esecutivo comprende ben 72 iniziative, indirizzate a oltre una dozzina di agenzie federali, che affrontano il tema della concorrenza.

IL COMMENTO DEL SOLE 24 ORE

“Missione antitrust e contro l’eccessivo potere dei colossi della Corporate America per la Casa Bianca. Il Presidente Joe Biden, tra le proteste di protagonisti del big business, ha messo a punto un ordine esecutivo che prende di mira esplicitamente aziende dominanti e pratiche monopolistiche in settori cruciali dell’economia, dalla tecnologia all’agricoltura”, ha scritto il Sole 24 Ore.

CAPITOLO FARMACI

Tra le iniziative più rilevanti – si legge in una sintesi di Teleborsa – c’è quella che intende ridurre i prezzi dei farmaci soggetti a prescrizione, sostenendo programmi statali e maggiore import di farmaci economici dal Canada.

GIU’ LE BOLLETTE

Un altro obiettivo è far risparmiare denaro sulle bollette Internet, vietando spese eccessive di risoluzione anticipata e favorendo la trasparenza sui costi dei piani.

DOSSIER TRASPORTI

Previste azioni anche per rendere più facile ottenere rimborsi dalle compagnie aeree, più semplice ed economico il cambio di banca.

PRO MARKET

L’executive order incoraggia inoltre le principali agenzie antitrust a concentrare i loro sforzi in mercati chiave: lavoro, agricoltura, sanità (che include farmaci da prescrizione, consolidamento ospedaliero e assicurazioni) e tech.

DOSSIER BANCHE

Per quanto riguarda il settore bancario, l’amministrazione Biden incoraggia il Dipartimento di Giustizia e le istituzioni di settore (la Federal Reserve, la Federal Deposit Insurance Corporation e l’Office of the Comptroller of the Currency) ad aggiornare le loro linee guida sulle fusioni bancarie per “fornire un controllo più approfondito delle fusioni”.

CAPITOLO CONSUMATORI

Inoltre, incoraggia il Consumer Financial Protection Bureau (CFPB) a emanare regole che consentano ai clienti di scaricare i propri dati bancari e portarli con sé in caso di cambio di operatore.

IL RUOLO DI LISA KHAN

Al cuore della svolta sarà la Ftc. All’organismo ora retto da Lisa Khan viene affidata la lotta a strategie aziendali che possano limitare compensi e mobilità dei dipendenti. Dovrebbe vietare o ridimensionare l’uso di clausole di non concorrenza per i dipendenti, oggi diffuse tra metà delle imprese a svantaggio di 30 milioni di addetti comprese qualifiche basse. Tagliati saranno anche i requisiti di licenze ritenuti superflui per numerose occupazioni, al momento circa il 30% del totale. E strette avverranno nella capacità di coordinamento dei datori di lavoro per controllare salari e benefit.

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