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Centrodestra

Chi vuole davvero il partito Repubblicano stile Usa in Italia?

Parole, mosse e scenari in Italia sul partito Repubblicano modello Usa. La nota di Paola Sacchi.

 

Silvio Berlusconi insiste e rilancia sul partito Repubblicano, modello Usa, e sul Presidenzialismo, rivendicando di aver lanciato nel 1995 la proposta dell’elezione diretta del Capo dello Stato, una riforma da fare, per “un bipolarismo compiuto”, dice al Tg4, con il più ampio coinvolgimento anche delle opposizioni, ma “senza che nessuno possa arrogarsi diritto di veto”.

Il Cav torna a parlare di un contenitore unico, plurale, sul modello Usa in cui rivendica il ruolo di Forza Italia come “centro liberale, cristiano, garantista” in un rapporto “di pari dignità con la destra democratica”. Non è un progetto immediato, ribadisce, e alle Europee del 2024 ci sarà il proporzionale. Ma i movimenti in atto in Europa tra Conservatori e Ppe, per una possibile convergenza che isoli i socialisti europei, movimenti che hanno visto un incontro a Palazzo Chigi tra il premier Giorgia Meloni, nella veste di presidente dei Conservatori, e Manfred Weber, presidente dei Popolari europei, inducono il Cav a mettere precisi paletti sul ruolo di FI.

Questo, di fronte al rischio di una sua irrilevanza nella costruzione di un altro contenitore di stampo conservatore che le cronache attribuiscono a FdI. Non sembra un caso che poco prima dell’incontro di Meloni con Weber il leader azzurro abbia dato l’annuncio su Instagram, postando una foto con lui, della telefonata nella quale il presidente del Ppe, ha sottolineato Berlusconi, ha ribadito l’importanza di FI, che rappresenta i Popolari Ue in Italia.

Il Cav disegna il suo nuovo “Pdl”, con un rapporto di forza però stavolta rovesciato a favore di FdI, che ha doppiato nei consensi azzurri e Lega messi insieme, in un rapporto tra “centro”, ovvero FI e “destra democratica”, nel momento in cui è proprio FdI a cercare di fare il salto per diventare sempre più “centro” con una guida egemone della coalizione.

L’unità del centrodestra, assicura Berlusconi, è fuori discussione e si dice sicuro che la coalizione vincerà sia nel Lazio che in Lombardia, ma la sfida interna sottotraccia è aperta. FdI, con il vento in poppa nei sondaggi, ha accolto con una certa freddezza la proposta del partito unico. E i detrattori del Cav vedono nel progetto l’unico modo per FI per nascondere il calo dei consensi e tracciare una via per una sopravvivenza futura. Ma Berlusconi sembra piuttosto abbia voluto anticipare mosse future attribuite FdI per un altro contenitore unico conservatore. Che più che nelle formalizzazioni future appare già in embrione nei fatti, in un destracentro a trazione FdI.

Le elezioni nel Lazio e in Lombardia si preannunciano sempre più come un test dei rapporti nella coalizione. Anche in caso di vittoria, per gli equilibri interni che certificherà.

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