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Il Canada bloccherà gli accademici cinesi?

In Canada, un giudice ha vietato l'ingresso nel paese a uno studente di dottorato cinese, temendo che potesse condurre attività di spionaggio. L'articolo di Giuseppe Gagliano.

In un evento senza precedenti che potrebbe avere ripercussioni di vasta portata, in Canada un giudice ha bloccato l’ingresso nel paese di uno studente di dottorato cinese, a causa di timori che possa essere indotto a condurre attività di spionaggio per conto del governo cinese. Esperti legali suggeriscono che questo caso potrebbe innescare ripercussioni in tutte le università canadesi e potenzialmente in quelle nordamericane.

IL CASO DI YUEKANG LI IN CANADA

Al centro di questa controversia si trova Yuekang Li, un cittadino cinese, accettato nel programma di dottorato di ingegneria meccanica e meccatronica all’Università di Waterloo. Nella sua richiesta, Li ha espresso l’intenzione di ritornare in Cina dopo il conseguimento del dottorato per contribuire al miglioramento del sistema sanitario pubblico del suo paese. Tuttavia, la sua domanda di visto per studenti post-laurea è stata rifiutata da un funzionario di Immigration, Refugees and Citizenship Canada (IRCC), l’ente governativo responsabile per l’approvazione dei visti.

L’inammissibilità di Li in Canada, secondo quanto riferito, è stata giustificata dal funzionario IRCC sulla base dell’interesse del candidato per la microfluidica, un settore specializzato della nanotecnologia con applicazioni nell’industria biofarmaceutica. L’ufficiale IRCC ha sollevato preoccupazioni circa l’uso crescente da parte del governo cinese di studenti e ricercatori come “collettori di informazioni non convenzionali”. In numerosi casi, a studenti e ricercatori cinesi è stato concesso di operare all’estero con l’intento di raccogliere informazioni a vantaggio del settore militare-industriale cinese.

Li ha immediatamente impugnato questa decisione, portando il caso davanti alla Corte Federale. I suoi avvocati hanno argomentato che il rifiuto del visto era basato su una interpretazione eccessivamente estesa di spionaggio e su mere congetture anziché su prove concrete. Tuttavia, il 22 dicembre, il giudice capo della Corte federale Paul Crampton si è espresso a favore dell’IRCC.

“SPIONAGGIO NON CONVENZIONALE”

Nella sua decisione, pubblicata la scorsa settimana, il giudice ha concordato con la valutazione dell’IRCC, definendo la proposta di ricerca di Li presso l’Università di Waterloo come potenziale “spionaggio non convenzionale”. Ha descritto la Cina come un “attore ostile”, sottolineando l’uso crescente di metodi non convenzionali per acquisire informazioni sensibili in Canada o all’estero, contrari agli interessi canadesi.

Secondo il giudice Crampton, la definizione legale canadese di spionaggio deve evolversi per riflettere questa nuova realtà.

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