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Le news su Caltagirone, Canzonieri, Cattaneo, Dagospia, Donnet, Latorre, Orcel e non solo

Che cosa si dice e che cosa non si dice su Caltagirone, Canzonieri, Cattaneo, Dagospia, Donnet, Latorre, Orcel e non solo. Pillole di rassegna stampa

 

CALTAGIRONE COCCOLA ORCEL PER GENERALI?…

 

LA PAGHETTA DI DONNET IN GENERALI

 

LE MIRABILIE DI BANCA PROGETTO

 

CATTANEO DI ENEL VA PURE A MESSA

 

UN POLIEDRICO CAPUTI

 

LATORRE FINALMENTE AL GIORNALE

 

LA UNIVERSITA’ LINK DI SCOTTI NON PAGAVA I PROF.

 

CASINI IN CEDACRI

 

I SERVIZIETTI DI PARAGON

 

QUANTO COSTERA’ IL NUOVO STADIO A MILANO

 

LE PILLOLE EUROPEE DELL’EX MINISTRO PER LE POLITICHE UE

 

NOVITA’ SULLA PATENTE EUROPEA

 

CASO SIGNAL

 

CARTOLINA DA ISRAELE

 

CARTOLINA DALLA TURCHIA

 

CARTOLINA DALLA GERMANIA

 

QUISQUILIE & PINZILLACCHERE

 

SOLE USTIONATO DA CANZONIERI

COSA SI DICE IN CONFINDUSTRIA SULLA GUERRA DI NEXTALIA DI CANZONIERI AL SOLE 24 ORE

 

DAGOSPIA DIFENDE EDITORI, LOBBISTI E COMUNICATORI. UNA VOLTA DIFENDEVA ALTRI…

 

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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DI REPUBBLICA SUL CASO PARAGON:

audizione del sottosegretario Alfredo Mantovano ieri al Copasir – seppur stretta nella sua segretezza, come impongono le regole d’ingaggio del comitato – sembrano aver messo un primo punto fermo sulla vicenda Paragon. Tracciando una sintesi che suona così: la Ong Mediterranea, e quindi alcuni dei suoi principali attori (Luca Casarini, Beppe Caccia), è stata oggetto di un’indagine preventiva dei nostri servizi esteri che si occupavano di immigrazione clandestina. Visto il lavoro che svolgevano nel Mediterraneo è stata considerata un target per la sicurezza nazionale. Nessuno ha però mai ascoltato il direttore di Fanpage, Francesco Cancellato. Per lo meno non ufficialmente. Non sono stati i Servizi. Non possono essere state le procure. Chi, allora? E’ una domanda che resterà al centro del dibattito nei prossimi mesi in attesa delle risultanze dell’indagine che Citizen Lab, il gruppo di ricerca dell’Università di Toronto, sta portando avanti.

Tornando a Mediterranea, l’indagine, da quanto risulta a Repubblica, è cominciata nel 2024 su input del Servizio con l’assenso dell’autorità delegata. E poi autorizzata dal procuratore generale di Roma, Jimmy Amato, che si è insediato a maggio. Al di là da una valutazione politica o di opportunità (si tratta pur sempre soltanto di una Ong) nascerebbe dall’esigenza di Aise di monitorare quello che accadeva nel Mediterraneo. Quello che è certo, o almeno questo avrebbe spiegato ieri Mantovano al Copasir, è che tutte le procedure sulle intercettazioni preventive, previste dalla legge, sono state rispettate. E che la scelta di utilizzare il software particolarmente invasivo come quello prodotto dalla software house israeliana Paragon (in grado di infettare il telefonino e trasformarlo di fatto in una microspia senza alcuna azione da parte del proprietario del telefono: vieni aggiunto a un gruppo whatsapp, arriva un Pdf e poi va tutto in automatico) rientrasse nelle possibilità che in quel momento il Servizio aveva. Aise infatti aveva firmato un contratto con l’azienda israeliana (mentre Aisi, dopo aver fatto un periodo di prova, aveva deciso di prendere tempo) e dunque ne poteva sfruttare le potenzialità. E’ bene parlare al passato perché al momento i contratti sono stati sospesi: Palazzo Chigi e azienda avevano scritto un comunicato congiunto nel quale parlavano di una “due diligence” del Copasir in corso.

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