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Bugie e verità sull’incendio a Notre Dame. Parla Vittorio Sgarbi

L'incendio a Notre Dame visto da Vittorio Sgarbi, critico d'arte, saggista e polemista.

 

“La buona volontà del restauro ha portato all’incidente”. Parola di Vittorio Sgarbi, critico d’arte, saggista e polemista.

Quella di due giorni fa, con l’incendio a Notre Dame, non è una data che rimarrà nella storia “come l’11 settembre”, secondo Sgarbi: “Non si tratta neppure di un dramma come il terremoto, dove si registrano perdite di vite umane oltre a quelle di opere d’arte. Non c’è stato nessun morto – puntualizza il critico d’arte ferrarese -, l’incendio non è doloso né di matrice terroristica. Si è verificata una situazione comunque sgradevole che non richiedeva catastrofismo o spirito tragico” e in cui Sgarbi ha apprezzato “la capacità dei vigili del fuoco”.

“La parte più importante e antica ancora esistente, ovvero i portali della facciata, sono intatti – nota Sgarbi – e, come ha detto lo stesso presidente francese Macron, sono salvi il perimetro della chiesa e le strutture fondamentali. Nessun problema neppure per le due torri principali di accesso. Ora occorrerà ricostruire, e spero che lo facciano velocemente, come accaduto in Italia con il teatro La Fenice a Venezia, il teatro Petruzzelli a Bari, come le chiese di Venzone e di Gemona dopo il terremoto del Friuli. O come la cattedrale di Noto, in Sicilia“.

D’altronde, conclude Sgarbi, la cattedrale della capitale francese è “un edificio devastato nei secoli, anche durante la Rivoluzione francese, e ricostruito nella seconda metà dell’Ottocento da Eugène Viollet-le-Duc, il più famoso falsario di architettura della storia”.

(estratto di un articolo pubblicato su Policy Maker)

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