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Borussia Dortmund

Perché la Germania si scalda su Borussia Dortmund-Rheinmetall

Cosa si dice in Germania sulla scelta della squadra tedesca del Borussia Dortmund di farsi sponsorizzare da Rheinmetall, principale industria di armamenti del Paese. L'articolo di Pierluigi Mennitti da Berlino

La battuta viene facile alla vigilia della finale di Champions League, in cui il Borussia Dortmund (noto in Germania anche con la sigla BVB, che sta per Ballspielverein Borussia 09 Dortmund) dovrà cercare di sconfiggere una corazzata come il Real Madrid. Ma non è per questo che la squadra tedesca ha scelto di farsi sponsorizzare dalla principale industria di armamenti del paese. La notizia anticipata dall’Handelsblatt conferma che Rheinmetall è la prima azienda produttrice di armi a sponsorizzare una squadra di calcio della Bundesliga attraverso una partnership pubblicitaria per i prossimi tre anni.

La finale di Champions League, che sarà vista in tutto il mondo, è in programma sabato prossimo 1° giugno a Londra, ma il logo Rheinmetall non comparirà sulle maglie giallo-nere dei renani. Era invece presente sui tabelloni pubblicitari durante l’allenamento preparatorio, che i giocatori del Dortmund hanno tenuto ieri tra gli spalti vuoti del proprio Westfalenstadion, il leggendario impianto da oltre 80 mila posti a sedere, il più capiente della Germania e il settimo d’Europa.

L’accordo dovrebbe infatti limitarsi alla cosiddetta pubblicità perimetrale, sui pannelli a bordo campo, e il quotidiano economico tedesco rivela che nelle casse del Borussia finiranno molti milioni di euro l’anno. Quanto esattamente non è però (ancora) dato sapere e nessuna delle due società coinvolte ha voluto commentare indiscrezioni sulle cifre.

È improbabile tuttavia che il Borussia Dortmund abbia stretto una collaborazione con Rheinmetall solo per motivi di denaro, osserva ancora Handelsblatt: “secondo quanto riferito dal club, c’è anche l’interesse a suscitare un dibattito pubblico su ciò che è necessario per la sicurezza del paese”. Passo piuttosto azzardato e provocatorio in una società tendenzialmente pacifista come quella tedesca di oggi, nonostante le vicende legate all’aggressione militare russa all’Ucraina abbiano mitigato la refrattarietà alle armi con cui sono cresciute almeno tre generazioni di tedeschi dopo la fine della seconda guerra mondiale.

Il gruppo Rheinmetall, che ha sede a Düsseldorf, la capitale del Land Nordreno-Vestfalia (lo stesso di Dortmund) è il più grande produttore di attrezzature militari in Germania e il suo rapporto con le istituzioni amministrative della regione è sempre stato un po’ turbolento. Ciò è stato evidente anche nel conflitto sul sostegno finanziario allo sport proprio a Düsseldorf, dove due anni fa i Verdi e parti dell’Spd volevano rescindere un accordo di sponsorizzazione appena concluso dal comune con l’azienda. Questo avveniva prima del 24 febbraio: l’invasione russa in Ucraina ha poi cambiato tutto, anche il rapporto della società tedesca con l’industria della difesa. E così si sono spenti anche i rimorsi dei verdi e socialdemocratici locali.

Al Borussia Dortmund si è quindi discusso intensamente della sponsorizzazione negli ultimi mesi. Internamente Hans-Joachim Watzke, presidente della direzione della società di calcio, ha spiegato la sua posizione sulla collaborazione con il gruppo Rheinmetall ammettendo che la collaborazione sarà sicuramente una sorpresa per molte persone. Watzke è tuttavia convinto che la società debba affrontare le questioni relative alla sicurezza e alla difesa della Germania in modo molto più serio e aperto di quanto fatto finora e il club – uno dei più amati e prestigiosi della Bundesliga – potrebbe essere una piattaforma per questo. “Dovrebbe essere possibile parlare apertamente e direttamente della nuova normalità, cioè della difesa della libertà in Europa”, ha detto Watzke.

Il BVB è ben consapevole del rischio che non tutti nell’ambiente dei club tradizionali commenteranno favorevolmente la sponsorizzazione, soprattutto perché i membri del club e i tifosi potrebbero accusare la direzione di non rispettare il proprio codice di valori fondamentali. Adottato nel 2022, tale codice impegna i soci del Dortmund a “impegnarsi per l’integrità fisica, mentale e sessuale di ogni persona”. Termini che sanno più di diritti civili, ma Watzke è convinto che la difesa del proprio paese, della democrazia e dei valori europei passi anche da un mutato atteggiamento verso l’industria delle armi.

Le prime reazioni dei tifosi, non esattamente positive, sembrano per ora confermare più i timori che le speranza dei dirigenti del Borussia.

Rheinmetall è un gruppo DAX con più di 30.000 dipendenti in tutto il mondo. Il fatturato annuo più recente è stato di 7,2 miliardi di euro. Il prezzo delle azioni della società è quintuplicato dall’inizio della guerra russo-ucraina. L’azienda svolge un ruolo centrale nel sostegno militare della Germania all’Ucraina: è il più grande produttore tedesco di sistemi terrestri e, oltre ai veicoli blindati, fornisce soprattutto le munizioni di cui Kiev ha urgente bisogno per difendersi dall’invasione russa. Rheinmetall si sta preparando a produrre carri armati e proiettili di artiglieria nella stessa Ucraina per renderla più indipendente dalle importazioni di armi. Anche a tale scopo ha bisogno di lavoratori qualificati per far fronte all’aumento delle commesse. La sponsorizzazione del Borussia potrebbe aiutare dando con la pubblicità sui tabelloni del Westfalenstadion (oggi ribattezzato Signal Iduna Park) un’immagine diversa e più familiare dell’azienda.

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