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Benvenuti nella Babele europea su Israele e Iran

Diversità di vedute tra Merz e Kallas sulla guerra Israele-Iran e sull'intervento degli Stati Uniti. Mentre L'Europarlamento è semivuoto per il dibattito su Gaza e Israele-Iran. Estratto dal Mattinale Europeo

Merz ringrazia l’Iran per il lavoro sporco e lancia un ultimatum – “Questo è il lavoro sporco che Israele sta facendo per noi. Possono solo dire che ho il più grande rispetto per gli israeliani, che hanno il coraggio di farlo”, ha detto ieri il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, a margine del vertice del G7 in Canada. Abbandonando qualsiasi remora sul diritto internazionale, la Germania si schiera al fianco di Israele nella guerra che ha lanciato contro l’Iran e il suo programma nucleare. “Anche noi siamo vittime di questo regime. Questo regime dei mullah ha portato morte e distruzione nel mondo”, ha detto Merz: senza l’attacco di Israele “avremmo forse continuato a subire per mesi e anni il terrorismo di questo regime, che forse sarebbe riuscito a dotarsi dell’arma atomica”. Il cancelliere tedesco ha lanciato un ultimatum all’Iran, prefigurando un intervento militare americano, se Teheran non accetterà di limitare il suo programma nucleare. “Se l’Iran non cede, la distruzione completa del suo programma nucleare è sull’agenda, cosa che Israele non può realizzare da solo”, ha detto Merz. La linea è opposta a quella tracciata dai ministri degli Esteri dell’Ue.

Kallas avverte dei rischi di intervento americano e degli errori di calcolo – L’Alto rappresentante, Kaja Kallas, ha inviato un messaggio molto diverso da Friedrich Merz, dopo la riunione straordinaria in videoconferenza dei ministri degli Esteri dell’Ue ieri. “Nel momento in cui i colloqui tra Stati Uniti e Iran sono in stallo, l’Ue ha un ruolo da giocare”, ha detto Kallas: “Tutti sono d’accordo che la soluzione diplomatica è l’unica anche per il programma nucleare iraniano”. L’Alto rappresentante ha avvertito che “un intervento degli Stati Uniti trascinerebbe la regione in un conflitto più ampio e questo non è nell’interesse di nessuno”. La linea ufficiale dell’Ue è chiedere “a entrambe le parti di esercitare ritenuta e de-escalation” per fermare la guerra. I rischi di escalation e di effetti di conseguenze negative sono grandi e anche i rischi di errori di calcolo che renderebbero questo conflitto ancora più grande”, ha detto Kallas.

L’aula del Parlamento europeo vuoto per il dibattito sulla Israele-Iran e Gaza – L’Alto rappresentante, Kaja Kallas, ieri sera ha parlato in un’aula praticamente vuota al Parlamento europeo, durante il dibattito sulla situazione in Medio Oriente. Una sessantina di deputati erano iscritti a parlare. Ma non più di una trentina erano presenti in plenaria quando Kallas ha parlato. Molti sono entrati nell’aula per fare il loro intervento e uscire senza aspettare la replica dell’Alto rappresentante. Il Parlamento europeo negli scorsi mesi aveva espresso disappunto per il fatto che Kallas non fosse intervenuta in alcune delle precedenti sessioni sui temi di politica estera, esigendo la sua presenza durante le plenarie a Strasburgo.

(Estratto dal Mattinale Europeo)

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