skip to Main Content

Bce

Bce, ecco il vero pensiero di Lagarde su Draghi, tassi, Libra, Brexit e patti Ue

Che cosa ha scritto Christine Lagarde in un documento consegnato al Parlamento Ue, in vista dell’audizione di mercoledì prossimo da parte del prossimo presidente della Bce.

 

Il manifesto della presidenza di Christine Lagarde alla Bce è stato consegnato al Parlamento Ue, in vista dell’audizione di mercoledì prossimo alla commissione economica presieduta da Roberto Gualtieri. L’ex dg del Fmi, da novembre al vertice della banca centrale al posto di Mario Draghi, si è soffermata su politica monetaria, riforma del Patto di Stabilità, Libra e bitcoin, vigilanza e Brexit.

DOSSIER TASSI

Innanzitutto Lagarde ha sottolineato che la Bce «non ha ancora toccato il punto più basso sui tassi d’interesse», pur ricordando che «è chiaro che tassi bassi hanno conseguenze per il settore bancario e in generale per la stabilità dei mercati» e quindi «sarà necessario fare attenzione». Ma ha osservato che «la politica monetaria dovrà rimanere molto accomodante» per rispondere al problema della bassa inflazione. «La Bce ha una ricca cassetta degli attrezzi a disposizione e deve essere pronta ad agire», ha aggiunto.

CHE COSA FARA’ LA BCE

Le dichiarazioni lasciano pensare che la linea Draghi sarà seguita anche dopo novembre. In ogni caso la Bce si muoverà già prima dell’arrivo del nuovo presidente. Ieri il dato sull’inflazione tedesca, scesa ad agosto all’1,4% su base annua contro l’1,7% di luglio, ha confermato l’attesa di nuove misure nel consiglio direttivo del 12 settembre. La maggior parte degli analisti prevede il taglio dei tassi sui depositi (da -0,40 a -0,60%) con possibili mitigazioni per alcune banche. Inoltre la Bce potrebbe annunciare la riapertura del Quantitative easing, anche se Germania e Olanda sono contrarie.

SULLE TRACCE DI DRAGHI

In questi ambiti Lagarde proseguirà poi il cammino tracciato da Draghi. Per l’ex ministro delle Finanze francese dovrebbe comunque essere considerato «il modo in cui la politica monetaria verrà attuata nel lungo termine», verificando anche «la dimensione e la composizione dei bilanci delle banche centrali e la scelta degli strumenti».

I GIUDIZI SUL PASSATO

La politica monetaria della Bce negli ultimi otto anni «è stata efficace», dato che, secondo i calcoli della banca centrale riportati da Lagarde, «nel periodo 2016-20 crescita e inflazione sarebbero state inferiori di circa l’1,9%» in assenza delle misure prese tra 2014 e 2018. Nello stesso tempo «l’inflazione è stata in modo persistente al di sotto dei livelli coerenti con l’obiettivo della Bce negli ultimi anni». E «l’espansione economica dell’Eurozona ultimamente è rallentata e i rischi per le prospettive di crescita pendono al ribasso». In tal senso Lagarde ha anche evidenziato l’importanza della simmetria (sia verso l’alto che verso il basso) del target di inflazione del 2%.

LAGARDE SU PATTO DI STABILITA’

Nel documento non si parla solo di manovre monetarie. Sul Patto di Stabilità Lagarde ha scritto in particolare che il sistema fiscale europeo «può essere migliorato» e che la revisione delle regole sui conti degli Stati sarà l’occasione «per valutare l’efficacia del quadro normativo e per discutere le opzioni di riforma». Secondo Lagarde, le modifiche (che avrebbero conseguenze rilevanti per i Paesi ad alto debito come l’Italia) dovrebbero servire soprattutto a incentivare i Paesi dell’Eurozona a creare, durante i cicli economici positivi, margini da utilizzare poi nei momenti di difficoltà.

GIUDIZI SU REGOLE UE E QUESTIONE DEBITO

«Il quadro di regole rivisto dovrebbe essere sufficientemente trasparente, credibile e attuabile», ha aggiunto. Lagarde si è detta favorevole a «norme basate sulla spesa collegate a un’ancora sul debito». Nei giorni scorsi era trapelato un documento di tecnici Ue che suggeriva una semplificazione delle regole fiscali in modo da poterle applicare più facilmente.

DOSSIER LIBRA E BITCOIN

Riguardo alle valute digitali, al momento non rappresentano un rischio per la politica monetaria e per la stabilità finanziaria, date le limitate dimensioni raggiunte, secondo il prossimo presidente Bce. Ma occorre monitorare lo scenario futuro: Lagarde lo ha ricordato anche in merito a Libra e alla blockchain, che pure possono portare «benefici per l’efficienza dei pagamenti cross-border e per l’inclusione finanziaria».

SCENARIO BREXIT

Infine riguardo a una Brexit senza accordo, «potrebbe causare rischi macro più alti se dovesse interagire con altri shock globali, come le crescenti tensioni commerciali». Lagarde è però «fiduciosa che le misure adottate finora abbiano limitato l’impatto dell’uscita del Regno Unito dall’Ue sui servizi finanziari nell’Eurozona».

(articolo pubblicato su Mf/Milano Finanza, qui la versione integrale)

 

Back To Top