A margine del secondo Forum Russia-Africa tenutosi questa settimana a San Pietroburgo, Vladimir Putin ha potuto incontrare la Presidente della Banca dei Brics, la New Development Bank (NDB), Dilma Rousseff, con la quale ha affinato l’agenda del prossimo summit dei Brics in programma il mese prossimo in Sudafrica. Ma a rovinare la sintonia dei due leader è intervenuto un cinguettio della stessa Rousseff con cui si precisava che la NDB non finanzierà nuovi progetti in Russia a causa delle sanzioni occidentali, facendo così titolare una testata finanziaria che “nemmeno una banca cofondata dalla Russia può finanziare nuovi progetti nel Paese, e ciò dimostra quanto finanziariamente isolata sia (Mosca)”.
Il comunicato NDB e il cinguettio di Rousseff
È stato un comunicato della stessa NDB a informare che la sua Presidente Dilma Rousseff avrebbe partecipato al secondo summit Russia – Africa tenutosi questa settimana a San Pietroburgo.
Nel comunicato si precisava che Rousseff avrebbe parlato nella sessione plenaria del Forum, ma soprattutto che avrebbe avuto degli incontri bilaterali “con due capi di Stato membri fondatori della NDB”, ossia Vladimir Putin e il presidente sudafricano Ramaphosa. Lo scopo degli incontri, specificava il comunicato, sarebbe stato di “accertare il punto di vista dei entrambi i Paesi membri circa il ruolo della NDB nel prossimo summit Brics che sarà ospitato dal Sudafrica nel mese di agosto”.
Peccato che la Rousseff si sia fatta precedere da un tweet nel quale, come riporta Reuters, chiariva che la NDB non prenderà in considerazione nuovi progetti in Russia alla luce del fatto che la Banca opera in linea con le restrizioni imposte mei mercati finanziari e dei capitali – ossia, in poche parole, rispetta le sanzioni occidentali a cui è soggetta la Russia.
Nota sobre a visita de Dilma à Rússia. pic.twitter.com/xVji0ctMnF
— Dilma Rousseff (@dilmabr) July 26, 2023
Non a caso il comunicato NDB si concludeva con una affermazione sibillina: “qualsiasi speculazione concernente la discussione di nuove operazioni della NDB in Russia è infondata”.
L’incontro con Putin
Nonostante queste premesse, l’incontro a San Pietroburgo tra la Presidente NDB e Putin si è svolto in un’atmosfera cordiale tra scambi di complimenti e memorie condivise.
“Vorrei congratularmi con lei – ha esordito Putin – per la sua nomina alla posizione di capo della NDB. Mi piace ricordare che nel 2014 io e lei eravamo tra coloro che hanno iniziato a mettere in piedi questa struttura finanziaria”.
“Sono fiducioso che – ha aggiunto lo zar – lei farà ogni sforzo per sviluppare questa istituzione la quale è essenziale oggi … dati gli sviluppi nella finanza globale e l’uso del dollaro come arma politica”.
Ad un certo punto della conversazione, Putin ha sottolineato che la Banca svolgerà un ruolo importante nell’implementare la decisione dei Paesi Brics di “incrementare l’uso delle valute nazionali nei loro pagamenti reciproci”.
In modo del tutto convergente, la Rousseff ha risposto che “la Russia è un partner molto importante dei Brics e della NDB”, la quale “è chiamata a svolgere un ruolo fondamentale nello sviluppo di un mondo multipolare e policentrico”.
L’ex presidente brasiliana ha quindi toccato due punti nevralgici: in primo luogo, i problemi di “liquidità” della Banca, non compatibili con la sua missione di “attrarre investimenti nei mercati dei nostri partner” e in secondo luogo la convinzione della stessa Rousseff che “i Paesi del mondo in via di sviluppo possano liberamente effettuare le transazioni per il commercio estero nelle loro valute nazionali”.
Rousseff ha quindi ricordato quale sarà la priorità del summit dei Brics ad agosto in Sudafrica, ossia “espandere (la NDB) accettando in essa nuove nazioni in via di sviluppo”.