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Autonomia scolastica e libertà di scelta educativa sono due grandi leggi incompiute.

"Autonomia, Parità e Libertà di scelta educativa sono l'unica soluzione per una scuola che torni ad essere un ascensore sociale". Parola di Suor Anna Monia Alfieri, cavaliere al merito della Repubblica e paladina delle scuole paritarie.

“Autonomia, Parità e Libertà di scelta educativa sono l’unica soluzione per una scuola che torni ad essere un ascensore sociale. Confido che il Governo con la collaborazione delle opposizioni intervengano sin dalla prossima legge di Bilancio per contrastare la deprivazione culturale e colmare il divario fra il Nord e il Sud. La soluzione è semplice, oltre che unica: la libertà di scelta educativa ai genitori si concretizzi dando un buono scuola pari al costo standard per allievo. La famiglia scelga la scuola. Conseguenza: si innesca una sana competizione, si innalza il livello di qualità, si risparmia tanto perché si spende bene e questo consente di pagare i Docenti in modo più dignitoso e più simile agli standard europei. Sic et simpliciter”.

Lo ha detto all’Adnkronos Suor Anna Monia Alfieri, cavaliere al merito della Repubblica, volto noto della televisione e paladina delle scuole paritarie. “Autonomia scolastica e libertà di scelta educativa: le due grandi leggi incompiute. Entrambe non trovano attuazione a distanza di più di vent’anni: la scuola statale non è dotata degli strumenti per una reale autonomia, la scuola paritaria non è libera, perché deve chiedere una retta a chi la vuole frequentare. -ha aggiunto suor Anna Monia Alfieri- Non è un caso che queste due leggi stiano vivendo la stessa triste vicenda: la scuola pubblica statale veramente autonoma e la scuola pubblica paritaria veramente libera fanno paura a chi teme il pensiero libero, a chi vuole tenere la scuola e, di conseguenza, i cittadini sotto la morsadella burocrazia, del tesseramento sindacale o dell’appoggio politico”

‘”Eppure, la via per uscire da una simile situazione esiste, lo sappiamo. Ogni anno, infatti, il Ministero dell’Istruzione pubblica, con apposita circolare, il costo medio studente per ogni grado dell’istruzione (euro 6.873,99 per la scuola dell’Infanzia a euro 8.736.15 per la scuola secondaria di II grado): ora, complice la particolare congiuntura economica e internazionale, è giunto il momento in cui tale cifra arrivi direttamente alle famiglie, tramite il riconoscimento di un buono scuola pari al costo standard per allievo (euro 5.500). -ha spiegato suor Anna Monia Alfieri- La famiglia, poi, sceglierà la scuola dove spendere tale cifra. L’autonomia scolastica passa necessariamente da qui, passa attraverso un ruolo, guarda caso, sempre più autonomo delle regioni con il controllo dello Stato a garanzia che le famiglie ricevano tale somma. Del resto non è un caso se le regioni che hanno previsto strumenti di sostegno alle famiglie, come la dote scuola in regione Lombardia, sono caratterizzate da una più alta percentuale di pluralismo educativo; al contrario, nelle regioni in cui tali misure non sono previste, il pluralismo educativo è inevitabilmente e irreparabilmente compromesso. Attenzione: a farne le spese non sono i ricchi ma sono i poveri, i più fragili, i ceti potenzialmente e pericolosamente più esposti alla criminalità organizzata nelle sue diverse forme”. “Per questo ritengo che le politiche ispirate all’autonomia possano essere le uniche a garantire un reale cambiamento, nella scuola e nella società. L’autonomia regionale è concreto presidio del territorio, l’autonomia scolastica e la conseguente libertà educativa sono reale presidio del senso civico dei cittadini. Quando questo manca, la via alla disgregazione è aperta. Non può che essere così”, ha concluso suor Anna Monia Alfieri.

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