Secondo Fitch Ratings, una possibile rielezione di Donald Trump potrebbe avere un impatto significativo sulle economie asiatiche, in particolare su Cina, Corea del Sud e Vietnam. Questi tre paesi potrebbero vedere una riduzione del loro PIL reale di oltre l’1% entro il 2028. Ciò sarebbe dovuto a un’escalation delle politiche protezionistiche statunitensi, che prevederebbero dazi tra il 10% e il 20% su quasi tutte le importazioni e fino al 60% su prodotti provenienti dalla Cina.
Il contesto: protezionismo e conseguenze commerciali
Durante la sua prima presidenza, Donald Trump ha perseguito una politica commerciale aggressiva, introducendo dazi su una vasta gamma di prodotti cinesi, alimentando così una guerra commerciale con Pechino. Questa politica ha avuto ripercussioni globali, creando incertezza nei mercati e danneggiando le catene di approvvigionamento internazionali. Fitch ritiene che, qualora Trump venisse rieletto, queste misure protezionistiche potrebbero intensificarsi ulteriormente, colpendo i paesi asiatici che dipendono fortemente dalle esportazioni verso gli Stati Uniti.
Nello scenario peggiore descritto da Fitch, gli Stati Uniti potrebbero imporre dazi molto alti non solo alla Cina, ma anche ad altri paesi asiatici come Corea del Sud e Vietnam, riducendo in modo significativo la loro capacità di esportare e quindi la loro crescita economica. Questo colpirebbe soprattutto le aziende di elettronica e tecnologia, settori chiave per l’economia di questi paesi.
Impatto sulle economie asiatiche: Cina, Corea del sud, Vietnam
Incominciamo dalla Cina. Già pesantemente colpita dalle tariffe introdotte durante la prima presidenza Trump, la Cina vedrebbe un’ulteriore contrazione economica. L’escalation del conflitto commerciale potrebbe ridurre la competitività delle aziende cinesi sul mercato globale, spingendo Pechino a rafforzare la propria indipendenza economica e a cercare nuovi mercati per le proprie esportazioni.
Per quanto riguarda la Corea del Sud, una delle economie più orientate all’export, potrebbe subire danni rilevanti, specialmente nel settore tecnologico. L’industria dei semiconduttori, già sotto pressione per la competizione globale, potrebbe essere ulteriormente indebolita dalle tariffe statunitensi.
E infine veniamo al Vietnam. Negli ultimi anni, il Vietnam ha beneficiato di un aumento delle esportazioni verso gli Stati Uniti, in parte a causa del decoupling tra Cina e USA. Tuttavia, un aumento dei dazi da parte degli Stati Uniti potrebbe minacciare questo vantaggio competitivo e ridurre significativamente la crescita economica del paese.
India: un caso a parte
L’India, secondo Fitch, sarebbe meno colpita dall’intensificazione del protezionismo statunitense. La sua economia è meno orientata verso le esportazioni rispetto a quelle di Cina, Corea del Sud e Vietnam. Questo significa che, mentre altre economie asiatiche vedrebbero una riduzione significativa del PIL, l’India potrebbe essere in una posizione migliore per affrontare gli shock economici derivanti dalle politiche commerciali di Trump.
Conclusioni
Una seconda presidenza Trump potrebbe portare a un’intensificazione del protezionismo economico, colpendo duramente le economie asiatiche che dipendono dalle esportazioni verso gli Stati Uniti. Cina, Corea del Sud e Vietnam potrebbero vedere una riduzione del loro PIL superiore all’1% entro il 2028, secondo Fitch. Questo scenario evidenzia come le politiche commerciali statunitensi possano avere un impatto globale, in particolare su quelle economie strettamente integrate con il commercio internazionale.