Caro direttore,
ho saputo di una redazione che va a nanna quasi all’ora in cui tu non rispondi manco se ti chiama il presidente della Repubblica.
Oramai basta vedere la tua attività su X per notare che dopo le 22 praticamente abbassi la saracinesca di Startmag e la riapri poco dopo le 5 del mattino.
Ecco, orari simili – ma con una certa differenza di presenze in redazione, presumo – li ha anche la prima agenzia stampa italiana.
Ebbene sì, non è una panzana.
Me l’hanno fatto notare alcuni ex colleghi che ora lavorano al Dis e che compulsano ovviamente le agenzie di stampa.
Che cosa è successo?
È successo che la sera del 2 agosto Adnkronos brucia tutte le altre agenzie di stampa nel mandare in rete la querela del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, a Dagospia.
Ecco che cosa si ritrova sul sito di Prima Comunicazione:
“Come già fatto in passato per altre falsità diffuse sul mio conto dal sito Dagospia, procederò per le vie legali contro la fake news pubblicata oggi, dallo stesso sito specializzato in gossip, secondo la quale avrei chiesto ai dirigenti del Tesoro uno studio sulla fattibilità di un prelievo a spese di istituti di credito e assicurazioni, e che questo avrebbe causato una forte flessione in Borsa. Gli editori del sito potranno spiegare in tribunale le ragioni delle menzogne diffuse a mezzo stampa”. Lo afferma Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Attuazione del programma di governo, ripreso da Adnkronos.
Nel leggerla, mi sono detto: capperi, grande scoop dell’agenzia diretta da Davide Desario, che vanta anche due vicedirettori del calibro di Fabio Insegna (già direttore di Fortune Italia) e Giorgio Rutelli (già vicedirettore di Dagospia ed ex direttore di Formiche.net).
Ne parlavo ieri a pranzo con alcuni amici che invece mi hanno fatto notare, appunto, che non era uno scoop ma semplicemente l’Adn è stata la più veloce a lanciare (alle ore 21:18) la nota del sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
Tu mi chiederai, caro direttore: per qualche diamine di motivo mi stai scrivendo?
Calma.
Mi è stato fatto notare – lanci alla mano delle agenzie (non l’ho chiesto a te perché so che non sei abbonato alle agenzie di stampa, data la tua notoria spilorceria) – che poi anche le altre agenzie di stampa hanno messo in rete la medesima nota. Tutte, tranne l’Ansa, la prima agenzia di stampa italiana che incamera doverosamente e istituzionalmente una vagonata di soldi statali per diffondere anche i comunicati dell’intera galassia statale della nazione.
Escludo a priori che l’Ansa abbia volutamente ignorato una nota del genere (anche se avverto nei collegamenti in radio del direttore Luigi Conti con Rtl 102.5 un certo anti-melonismo, peraltro garbatissimo come è sempre nello stile direi quasi presidenziale di Contu).
Ed escludo ovviamente anche che se sia stato deciso l’oscuramento di Fazzolari solo per non intaccare l’immagine prestigiosa di un giornale avidamente letto e apprezzato dai colli più alti della nazione, ovviamente Dagospia, contro cui si è scagliato Fazzolari.
Escludendo, quindi, tutto ciò, resta l’unica ipotesi possibile-plausibile-reale: venerdì 2 agosto vertici e redazione dell’Ansa si erano già appisolati come capita anche te.
Benedetto sonno ristoratore.
Cordiali saluti
Francis Walsingham
Ps: resta ovviamente un’altra ipotesi, quella che Fazzolari non abbia mandato la nota all’Ansa; ma è una ipotesi che aprirebbe scenari ancor più delicati ovvero dirompenti e quindi preferirei glissare. Anche se un asciutto lancio dell’Ansa sulla capitalizzazione di Borsa è stato pubblicato da Dagospia con questo poco asettico, diciamo, titolo: “Fazzolari ha fatto bruciare quasi 40 miliardi di euro a Piazza Affari”.
Pps: sarebbe opportuno anche chiosare un’altra nota mandata in rete dalle agenzie, quella dell’Abi sempre sulla questione legata (indirettamente) al caso Fazzolari-banche, ma fa particolarmente caldo e ora devo preparare il pranzo anche per mogie e figli; magari ti mando domani un’altra missiva e nel frattempo mi leggo questo vostro pezzo sul tema banche…