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Fifa

Amazon dribblerà Sky e Dazn sui diritti tv del calcio

Amazon scende in campo nella partita dei diritti tv per il calcio e punta (dopo essersi assicurato le partite del mercoledì di Champions League) alla serie A. Il punto di Lommi

Nuovi attori entrano in scena nel giallo dei diritti audiovisivi del campionato di Serie A.

Amazon, dopo che si è assicurato i diritti per la trasmissione in Italia delle partite del mercoledì di Champions League per i prossimi quattro anni, potrebbe inserirsi anche nell’asta per aggiudicarsi alcune partite di campionato, portando nuove risorse, fondamentali per la ripresa del sistema calcio.

IL COVID PESA (ANCHE) SUL CALCIO

Le limitazioni imposte dal Covid-19 hanno avuto ripercussioni sulle casse dei club: intorno ai 400 milioni di perdite secondo lo studio Annual Review of Football Finance redatto dallo Sports Business Group di Deloitte.  E questo pesa nelle trattative per la concessione dei diritti del campionato di Serie A per il triennio 2021-2024.

DIRITTI TV: UN BUSINESS IMPORTANTE PER LE CASSE DELLE SQUADRE

Gli introiti da vendita di diritti tv in Italia negli ultimi tre anni avevano raggiunto la cifra record di 1,34 miliardi di euro a stagione, consentendo così di ridurre il gap tecnico ed economico con le altre leghe europee. I flussi garantiti dalle emittenti tv hanno un ruolo decisivo nei bilanci dei club: mediamente, in Serie A, questi “flussi” costituiscono il 55% del fatturato, percentuale che aumenta nelle squadre con minor disponibilità economica. Le società meno dipendenti da questa voce sono l’Inter con il 37%, la Juventus con il 44% e il Milan con il 48%. Sorprendono i dati di alcune piazze di fascia alta come Roma, Atalanta e Napoli per cui i diritti tv incidono rispettivamente il 59%, il 63% e addirittura il 69% per i partenopei.

Le società di calcio italiane non possono dunque prescindere da queste entrate per rimanere competitive in campionato e nelle competizioni europee.

IL COVID ED I BROADCASTER

La crisi da Coronavirus ha però colpito anche i broadcaster, rendendo difficile immaginare che il prossimo accordo verrà ritoccato verso l’alto, come è successo costantemente negli ultimi dieci anni.

Sky, considerati i dubbi sulla conclusione del campionato e sulle formule alternative che potrebbero essere adottate per portarlo a termine (playoff o “bolla” stile Nba), non sarebbe più disposta a versare i 780 milioni che le avevano garantito 226 partite di campionato in esclusiva.

E’ poi ancora aperta la questione dell’ultima rata per la stagione 19/20 non corrisposta dalla società del gruppo Comcast che vorrebbe uno sconto per le condizioni particolari con cui si è concluso lo scorso torneo.

SKY E DAZN: IN ITALIA COME IN GERMANIA?

In Europa, la Germania, che già nello scorso maggio aveva tracciato la via per la riprese delle attività sportive agonistiche, fa da apripista anche per quanto riguarda le trattative con le emittenti televisive: Sky e Dazn si sono assicurati i diritti nazionali per la Bundesliga e la Bundesliga 2 per una cifra intorno a 1,1 miliardi a stagione per i prossimi quattro anni, in calo solo del 5% rispetto al precedente quadriennio. Una dinamica simile potrebbe ripetersi anche in Italia.

LA VIA DEI DIRITTI ESTRA NAZIONALI

Tuttavia, analizzando le voci dei 1,34 miliardi incassati dalla Lega Calcio, si scopre come la maggior parte (1,16 miliardi) arrivi dalla cessione dei diritti per il suolo nazionale e “soltanto” 371 milioni derivino da IMG per l’estero.  Tra i cinque campionati top in Europa (Inghilterra, Spagna, Germania, Italia e Francia) unicamente la Ligue 1, la massima categoria francese, con 80 milioni, fa peggio. Primeggia la Premier League, campionato inglese, con 1,56 miliardi solo per i mercati esteri.

La Serie A dunque potrebbe, come ipotizza Deloitte, coprire le entrate perse da Sky aumentando gli introiti per la concessione dei diritti extra nazionali. Nuovi player internazionali, come Amazon appunto o Netflix, si stanno affacciando a questo mercato, decisi a diversificare ulteriormente il pacchetto di intrattenimento offerto ai loro abbonati.

La partita è ancora tutta da giocare. Sarà decisiva per la competitività e l’appeal della Serie A nel mondo

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