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Addio Milano Bella

Addio Milano Bella. Pillole su Facebook del prossimo libro di Lodovico Festa

Uscirà il 14 gennaio il nuovo "romanzo politico" di Lodovico Festa "Addio Milano bella" (edizione Guerini), seguito ideale dei due volumi precedenti ("La provvidenza rossa" e "La confusione morale", con protagonista l’ingegner Cavenaghi, ex membro di spicco del Pci)

 

Addio Milano bella. È questo il titolo del nuovo romanzo di Lodovico Festa, edito da Guerini.

È una sorta di giallo-non giallo che intreccia la storia – del PCI, di cui il 21 gennaio si celebrerà il centenario della fondazione, di Milano e dell’Italia – con la politica e la cronaca del capoluogo lombardo.

Ma la vera protagonista di questo libro è proprio Milano, che Festa racconta nel mezzo di un momento di profondo cambiamento e crisi identitaria, tra corruzione, inchieste giudiziarie, crisi ideologiche nel mondo post-PCI. In tanti sensi, ci racconta molto anche della Milano che è oggi, e di quella che sarà.

In arrivo il prossimo 14 gennaio in libreria, l’uscita del romanzo è stata anche accompagnata da una pagina Facebook. Ed è qui che si illustrano, giorno per giorno, con un filmato introduttivo, immagini e citazioni, i temi che attraversano il libro.

ADDIO MILANO BELLA. TRAMA

Dopo La provvidenza rossa e La confusione morale ritorna con una nuova indagine l’ingegner Cavenaghi, richiamato in una Milano post-PCI, sconvolta da inchieste giudiziarie, corruzione dilagante e smarrimento ideologico.

Primi anni Novanta. Un colossale furto di risor­se riservate sconvolge il Pds milanese, erede del Pci e sempre più in affanno.

L’ingegner Mario Cavenaghi, ex presidente dei probiviri lombardi del Pci (che oltre alla correttez­za etica sorvegliavano interessi strategici del par­tito) torna dall’autoesilio svizzero per individuare i colpevoli. A copertura di quest’indagine da non rivelare, dovrà stendere un rapporto sull’opinione pubblica milanese. E quest’ultimo compito, para­dossalmente, finirà per essere il più ossessionante e impegnativo.

«Per certi versi sembra di rivivere la stagione in cui la formidabile Milano cinquecentesca perde la sua anima perché i mercanti e gli artigiani che l’hanno fatta grande vogliono diventare signorotti di un qualche tipo», commenta Cavenaghi; la storia che sempre colpisce due volte, gli esiti di una Guerra finita e il tradimento che, come diceva Talleyrand, è al fondo questione di tempi, gli da­ranno la chiave per svelare chi ha rubato. Più diffi­cile sarà trovare la risposta su quel che attende, nel futuro, Milano.

BIOGRAFIA DELL’AUTORE

Lodovico Festa (Venezia 1947), giornalista e scrittore, è stato dirigente del Pci nel milanese, direttore editoriale del «Moderno», condirettore de «Il Foglio» e di «Finanza & Mercati». Ha pubblicato saggi storico-politici, culturali ed economico-sociali per Boroli, Mondadori, Ares, Scheiwiller, goWare e Guerini. Ha scritto due romanzi gialli pubblicati da Sellerio “La provvidenza rossa” e “La confusione morale”, nei quali ha introdotto la figura del presidente dei probiviri-investigatore, ingegner Mario Cavenaghi. Nel primo, ambientato nella Milano fine anni Settanta, Cavenaghi indaga all’interno di un’organizzazione politica ancora solida. Nel secondo, siamo al 1984, il Pci rivela i segni di un declino ormai largamente avviato. In questo terzo romanzo “Addio Milano Bella” il partito, diventato ormai Pds, è in una situazione di sbandamento di cui l’autore, vicino testimone di quei tempi, riproduce la portata.

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