È tutta la vita che do i numeri, amava ripetere Rino Tommasi. Se Gianni Clerici, suo collega amico e compagno di mille telecronache era, anzi è lo “Scriba” del giornalismo sportivo, Rino ne è il ‘Centro di super calcolo’. Numeri e statistiche puntuali per dare un senso e spiegare anche all’ultimo degli spettatori su come stava andando un partita di tennis o un match di pugilato. Il tutto in un’epoca quella degli anni 80 dove prendeva forma la Tv commerciale e non c’erano smartphone, iPad, pc portatili o Intelligenze artificiali.
Ecco allora entrare in scena il suo mitico e spesso citato “taccuino” dove segnava i punteggi delle partite e “battezzava” con il celebre “circoletto rosso” gli scambi più significativi degli eventi. Per poi a distanza di anni ripeterli a memoria senza bisogno di schermate di statistiche come succede ora. Anche perché sempre citando Tommasi alla fine “il computer sa far di conto ma non conosce il tennis”.
I mitici taccuini di Tommasi che come raccontato e consigliato da lui stesso occorreva iniziare a inizio anno con il primo torneo, di solito l’Australian open, per poi continuarlo fino alla sua fine, un torneo dopo l’altro dell’annata. Questo per avere sempre con sé i precedenti dell’anno in corso e già pronto un catalogo e archivio da cui poi recuperare dati e commenti a piè pagina.
Devo dire che personalmente mutuai tale consiglio da studente per le lezioni universitarie e così l’ho seguito anche nel lavoro.
La nostra generazione deve a Tommasi il ruolo di un innovatore nello sport, non solo per lo stile il linguaggio o la professionalità ma perché è stata la voce ma credo anche un po’ lo stratega per rendere lo sport “disponibile” e specializzato: il grande tennis, la grande box, gli sport americani e altro ancora trasmessi da Canali 5, da Tele Capodistria a Tele + fino alle innumerevoli piattaforme dei giorni nostri.
Forse poi si è esagerato un po’, e forse adesso ce n’è troppo, ma forse è solo “nostalgia” di noi ex giovani guardoni dello sport e delle troppe “primavere” passate.
Mi immagino l’arrivo di Rino Tommasi nella “Grande Prateria” celeste dove si riunirà con i suoi amici del Hall of Fame del giornalismo sportivo: Gianni Clerici o Bud Collins. Già pronti per commentare i prossimi Australian open!