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Tassista

30 minuti con un tassista filosofo, complottista, gentile

Le teorie che non ti aspetti da chi non ti aspetti. I tassisti, una finestra sul mondo che non è il tuo. Il post di Diana Zuncheddu

 

Quando esce per aiutarmi con la valigia non ho ancora su la mascherina. Nemmeno lui la ha, quindi penso di poterci pensare dopo. Sarà un tassista sportivo, sul virus.

Ha le scarpe scamosciate, una giacchetta leggera anti pioggia, secco e con i capelli bianchi corti belli rasati. Me lo aspetto padre di famiglia che vuole parlare dei figli. Che sia almeno simpatico, ho sonno.

“Dove?”

“Linate, grazie”.

“Ah volevo informarla che domani anche se i giornali non lo dicono ci sarà quasi sicuramente lo sciopero nazionale dei tassisti. Se va a Roma e deve cercare un taxi domani, non lo troverà”.

“Non vado a Roma”.

“Ah ecco, beh siccome i giornali ci vogliono bene, le nostre notizie non le danno”.

“Perché protestate?”.

“Eh sa per via di tutto questo abusivismo. Adesso ci sono le macchine taxi che arrivano dall’Est, non pagano le tasse in Italia, e non le dico i prezzi che fanno”.

“Io non prendo mai un taxi non ufficiale, piuttosto la car2go”.

“Eh ma gli altri sa.. é tutto un sistema. Un sistema per impoverirci tutti e controllarci meglio”.

La voce è calma, cordiale, con il finestrino un po’ aperto nonostante la pioggia, non sento tutte tutte le parole, ma non gli chiedo mai di ripetere. Sotto la mascherina, che ora ha sollevato sul naso, ha gli occhi gentili che ridono spesso. Ride spesso anche lui. Quella risatina un po’ muta, sembra British. Mai scomposto. Non lo vedrei in piazza a protestare. Spesso i tassisti sono una finestra su un mondo che non è il mio.

“Perché così tutti quelli che controllano il debito mondiale, le banche centrali, eccetera, prima o poi lanceranno la moneta virtuale, e ti diranno: ah tu hai 1000 euro? Da domani vale una moneta, un coin. E tu che fai. Niente. Perché sa, è tutto collegato. Io mi informo. Seguo questi economisti, che non parlano, ma spiegano tutto il sistema. Interessante. Ahah. Anche il green pass, sa, è parte del gioco. Il green pass è il primo passo per poi dirti: hai il green pass? Allora puoi spendere, e guadagnare. Non hai il green pass? Allora sei fuori dalla società. È il primo tentativo per controllarci meglio. In Italia siamo avanti, certo, perché siamo la cavia. Siamo cavie. Decidono tutto loro, ci passano le decisioni sulla testa, ahah, sa questi politici mercenari, tutti venduti. Sono mercenari”.

“Il green pass però ci sta permettendo di riaprire, di tornare a una vita normale”.

“Eh ma sa,  così poi ci controllano. Sembra strano, ma meglio conoscere i meccanismi che stanno dietro. Sa come quando uno dice: l’angelo custode. Ti viene da ridere. Magari non ci credi. Invece Platone ne aveva parlato prima, nasce l’anima con un daimon vicino che ti indirizza, ti guida, e cosa è se non l’angelo custode? Se lo segui, magari ti porta a compiere il tuo destino, che magari è morire presto, se invece cerchi di opporti, ti ammali, magari muori anche prima. C’è poi la storia della caverna, la conosce la storia della caverna?”

“No”.

“Eh beh ma allora non conosce l’acqua calda. La caverna, Platone racconta che tutti gli uomini sono legati e dentro una caverna vedono solo le ombre sul muro, grazie alla luce che hanno alle spalle, poi uno riesce a slegarsi e esce, e viene accecato dalla luce, e poi vede il mondo meraviglioso che esiste, e quando torna a raccontarlo agli altri lo uccidono, haha, lo uccidono. Come Dante, tutti a dire che genio, Dante, ma Platone era arrivato prima. A raccontare il secondo mito più importante, del dio che scende nel mondo dei morti e poi torna a raccontarlo. Interessante, ahah. Lei legge?”.

“Purtroppo poco, quando ho tempo”.

“Cosa legge?”.

“Romanzi”.

“Ah no io anche saggi, ora sto leggendo il ‘codice dell’anima’, appunto, vede, ahah, quello che le sto raccontando. Certo a volte ci vogliono i romanzi, qualcosa di leggero, ha autori preferiti?”.

“Gli ebrei, anche gli ebrei americani, e i russi”.

“Ah i russi, beh Anna Karenina una storia tragica, mamma mia. Ma anche Delitto e castigo. In questi russi c’è comunque sempre una vena spirituale, non trova? Magari c’è anche nei cinesi ma non lo sappiamo, c’è la dittatura, sappiamo poco, anche in Russia poi è arrivata la dittatura, ha schiacciato tutto. ‘Guerra e pace’ non lo ho letto, me lo hanno regalato, ma sa è bello lungo, non ho avuto il coraggio di iniziare, ma so la trama, eh, ho visto il film. Lei lo ha letto?”

“Sì”.

“Bello?”

“Molto. Lo inizi, poi la prende e arriverà in fondo, vedrà”.

“Eh infatti devo trovare il coraggio, certo che parlare di queste cose alle 7 del mattino, ecco va bene questo ingresso? Alitalia?”.

Volevo dirgli che Alitalia non c’è più. Volevo dirgli che con quegli occhi gentili poteva leggere più romanzi che saggi di economisti che non parlano, ma è sceso per aiutarmi con la valigia, pioveva, l’ingresso davanti al quale mi ha fatto scendere è ancora chiuso, e mi sono incamminata a piedi verso l’ingresso giusto.

Alle 7 di questa mattina.

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