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Facebook, notizie false: social vittima dei suoi stessi algoritmi

Facebook ha attivato per errore lo strumento del Safety Check, sulla scia di una notizia falsa, che parlava di un’esplosione a Bangkok Facebook attende tempi migliori, almeno in tema di false notizie che girano sulla piattaforma social. Se solitamente, però, le notizie false sono generate da magazine che hanno il solo scopo di accumulare click per…

Facebook ha attivato per errore lo strumento del Safety Check, sulla scia di una notizia falsa, che parlava di un’esplosione a Bangkok

Facebook attende tempi migliori, almeno in tema di false notizie che girano sulla piattaforma social. Se solitamente, però, le notizie false sono generate da magazine che hanno il solo scopo di accumulare click per la pubblicità, questa volta a fare un pasticcio è un algoritmo della stessa società di Mark Zuckerberg. Proviamo a capire.

Nelle scorse ore, sulla scia di una notizia falsa, che parlava di un’esplosione a Bangkok, in Thailandia (che non c’è stata), il social network ha attivato per errore lo strumento del Safety Check, ovvero un sistema che permette alle persone che si trovano in luoghi in cui si è appena verificata una tragedia di informare gli amici che sono salvi.

facebookIl Safety Check è stato attivato alle ore 21.00 (orario locale tailandese) di martedì 27 dicembre e poi è stato disattivato un’ora dopo. Ma cosa è successo? Lo strumento di Facebook si è attivato automaticamnete perchè ingannato dalla ripubblicazione di un articolo di oltre un anno prima, che raccontava di un’esplosione nella città di Bangkok, in cui erano morte oltre 20 persone.

Facebook, a novembre 2016, aveva annunciato che lo strumento Safety Check si sarebbe attivato in automatico in caso di disastri grazie all’attivazione di un algoritmo.

La giustificazione di Facebook

Facebook non si è scusato dell’accaduto, ma ha tenuto a giustificare quanto accaduto. Il social network, infatti, ha fatto sapere che a Bangkok ci sarebbe realmente stato un incidente causato dal lancio di alcuni petardi. Secondo indiscrezioni, però, l’accaduto sembrava più grave di quello che era. Si parlava, infatti, di una esplosione all’interno di un edificio governativo.

C’è da dire, però, che le notizie del Safety Check facevano esplicito riferimento ai fatti del 2015.

Safety Check: non è il primo errore

Non è certo il primo errore di Safety Check questo. Anche quando lo strumento veniva gestito manualmente Facebook lo aveva attivato per sbaglio. A marzo scorso, infatti, il social network ha chiesto agli utenti americani ed inglesi se stessero bene a seguito di un bombardamento in Pakistan.

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