Secondo l’analisi fatta da Edward Morbius del Business insider, gli utenti attivi di Google Plus potrebbero essere tra 4 e 6 miloni, nettamente inferiori rispetto al miliardo dichiarato da Mountain View.
Google Plus conterebbe al momento 2.2 miliardi di utenti registrati, numero sicuramente distorto dall’obbligo di iscrizione imposto da Google per accedere ad altri servizi come quello di posta o quelli avanzati di YouTube.
Tra questi, solo il 9% ha postato almeno un contenuto dal momento della registrazione ed il dato è da considerarsi legato principalmente ai commenti postati sotto ai video di YouTube o ad aggiornamenti dell’immagine di profilo.
Dato imbarazzante riguardo Google Plus è quello che riguarda gli utenti attivi che hanno postato materiale differente rispetto ai commenti di YouTube, che si aggirerebbe nel mese di Gennaio 2015 al 3%. In una statistica d’insieme si evince che solo lo 0.2 – 0.3% degli utenti pubblica effettivamente contenuti, dato da tradurre numericamente in una fascia compresa tra quattro e sei milioni di persone.
I dati su Google Plus sono stati elaborati su un campione basato su una lista di un migliaio di profili forniti da Google al fine di studiarne l’attività pubblica. Mountain View ad ottobre dichiarava cifre sicuramente più importanti e rassicuranti costituite dai 540mila utenti attivi mensilmente.
Google Plus Vs Facebook
La sfida con Facebook è decisamente persa, il social network di Zuckerberg viaggia – secondo Jeff Bullas – su cifre decisamente differenti: 1,3 miliardi di utenti che accedono mensilmente al proprio profilo, 829 milioni che lo utilizzano quotidianamente, 654 milioni che lo utilizzano da cellulare.
Il 63% percento degli iscritti lo utilizza quotidianamente con durate medie di 40 minuti, 12 miliardi di messaggi inviati, 250 milioni di persone utilizzano Facebook Messenger per chattare ogni mese, a cui seguono i 200 milioni che utilizzano Instagram ogni mese.
Certamente Google non nasce con intenzioni social, è primariamente un motore di ricerca aspetto che sebbene l’addolcisca, non limita il fiasco di Google Plus.