Secondo alcune indiscrezioni divulgate da Wall Street Journal, la società guidata da Jeff Brezos (in foto) ha ripensato alle proprie strategie di consegna delle merci basate sull’utilizzo di droni. Circa un anno fa il colosso dell’e-commerce aveva annunciato la pioneristica rivoluzione nel mondo delle consegne servendosi degli aerei senza pilota per la consegna a domicilio.
Lo stop al progetto sarebbe dovuto alla mancata regolamentazione da parte del governo statunitense dei test sull’utilizzo di droni. Il vuoto regolamentare non solo vedrebbe ancora lontana la svolta epocale nel settore, ma avrebbe addirittura reso impossibile la realizzazione di test su larga scala per rendere efficiente il servizio.
Sempre secondo il Wall Street Journal, Amazon avrebbe inviato una lettera per sollecitare degli interventi per la regolamentazione. Nella lettera inviata all’Amministrazione Federale per l’Aviazione (FAA) si legge: ”Senza la possibilità di eseguire presto dei test all’aperto negli Stati Uniti, non avremo altra scelta che spostare ancora di più all’estero le nostre attività di ricerca e sviluppo sui droni”.
Amazon sta portando avanti i propri test in paesi come Gran Bretagna e India. Quest’aspetto potrebbe portare a una delocalizzazione della ricerca nel settore dagli Stati Uniti a paesi più avanzi dal punto di vista legislativo.
Nell’attesa il colosso starebbe pensando di velocizzare il settore delle consegne attraverso l’utilizzo di biciclette, che garantirebbero tempi di consegna, dal momento dell’acquisto, di massimo due ore in una realtà come quella di Manhattan. L’utilizzo di biciclette determinerebbe un aumento dei tempi in quanto secondo le più buone previsioni l’utilizzo di droni permetterebbe consegne nel giro di mezz’ora.
In attesa di nuove disposizioni Amazon Usa può ancora pensare di dar valore agli esseri umani e perché no, magari fargli fare anche un pò di movimento.