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I tech e turismo: il settore cresce anche in Italia

Turismo e mobile è un binomio destinato a crescere, anche in Italia, nonostante il calo dei turisti. Con la globalizzazione e il boom di alcune mete turistiche un numero sempre maggiore di persone si spostano da una parte all'altra del mondo per viaggi di piacere e il turismo, insieme all’hi-tech, è destinato a diventare sempre di più l’economia del nuovo millennio.

 

Avevamo già avuto modo di riportare i dati di una ricerca svolta dalla Oxford Economics che evidenziano come il connubio tra i due settori sia sempre più correlato. Il mercato turistico ha attualmente una crescita annuale del 5,4% e si stima che nel 2023 il giro d’affare in questo settore raggiungerà i 7680 miliardi di euro.

Se a questo si aggiunge il fatto che nel solo 2013 il cosiddetto turismo tecnologico su smartphone e tablet ha raggiunto i 2,2 miliardi e che per la prima volta gli utenti mobile dei Paesi in via di sviluppo hanno superato il resto del mondo (1,2 miliardi con una crescita del +372% annuo), si può ben capire la portata del fenomeno. Insomma, prenotare un viaggio da smartphone oramai è alla portata.

Per quanto riguarda l’Italia se da un lato si regista un calo consistente di turisti (-4,4% nel 2012), dall’altro lato uno studio di PhoCusWright mette in luce come le prenotazione via web siano aumentate del 36% e il 20% attraverso la telefonia mobile. A farla da padroni, in questo ambito, sono i portali come il tedesco Trivago che comparano i prezzi dei siti di booking. Da circa dieci anni filtra 200 su un totale di 700 mila strutture nel mondo, ed è stato acquistato dall’americana Expedia.

Dati questi che fanno pensare a un notevole incremento di guadagni per il “turismo liquido”: 20,5 mld di euro per quest’anno e 21 per il 2015. Di contro, questo fenomeno porta a un inevitabile decremento di guide turistiche cartacee pubblicate: solo in Italia le guide turistiche pubblicate su carta sono passate da 11 milioni di copie vendute del 2001 a 4,5 milioni di copie vendute nel 2012.

Ritornando ai dati globali, se si considera che nel 2013 sono stati venduti 1,4 miliardi di smartphone su una popolazione composta di 7 miliardi di individui e che in Europa i possessori di smartphone supera il 60% della popolazione, appare evidente come questi dati siano destinati a ridursi ulteriormente. Il viaggiatore dei prossimi anni sarà sempre più un homo technologicus.

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