L’artista, tra i pionieri del g-funk e del West Coast Hip Hop, avrebbe stretto con la Apple un contratto che si aggirerebbe intorno ai 3,2 miliardi di dollari, notizia che è cominciata a circolare nei giorni scorsi tra le pagine del Financial Times e in seguito confermata anche dal New York Times. Stando alle notizie riportate dal Times, entro i prossimi giorni, si dovrebbe chiudere l’accordo in via definitiva.
Questa manovra va a inserirsi all’interno del nuovo approccio del CEO di Apple Tim Cook, il quale ha rivoluzionato i piani per le acquisizioni finanziarie di Cupertino, fin da quanto nel lontano 1997 c’era stata l’acquisizione dell’azienda di supercalcolatori Next, acquisita per circa 400 milioni che per allora, sotto l’egida di Jobs, era considerata l’acquisizione più pagata della Apple.
L’arrivo di Tim Cook riformula il think tank, un segnale importante venne dato lo scorso febbraio, quando Cook dichiarò al Wall Street Journal di essere pronto ad acquisire un grande prodotto, che andava ad aggiungersi alle circa 24 startup acquisite negli ultimi 18 mesi. Questa manovra andava controcorrente rispetto all’understanding dell’azienda di Cupertino, ai tempi di Jobs, che prediligeva da sempre l’acquisizione di piccole società per poi allargarsi man mano.
Beats Music nasce nel 2008 da un accordo tra il produttore Jimmy Iovine, cofondatore dell’etichetta discografica Interscope Records, e dal rapper Dr. Dre, il cui marchio Beats, si è imposto tra le nuove generazioni, diventando in fretta un raffinato e tecnologico accessorio di moda.
La società Beats Music ha dotato al lancio del prodotto, i possessori anche di un servizio in abbonamento per ascoltare musica in streaming. Diversamente da servizi già disponibili in rete come Spotify e Deezer, e forse più vicino al servizio Pandora, la playlist per chi intende fruire del servizio, si compone infatti secondo quelle che sono le sue preferenze passate e dai generi che segue di più. Oltre a una serie di consigli e raccomandazioni che saranno aggiornati in tempo reale, da un gruppo di esperti.
Il servizio però sarà a pagamento, la quota si aggirerebbe secondo le stime introno ai 9,99 dollari al mese (o 119,88 all’anno) per l’accesso da tre dispositivi diversi. Esistono anche offerte connesse con l’operatore AT&T pensate per la famiglia: 14,99 dollari al mese per ascoltare musica per un totale di 10 smartphone e tablet diversi.
Questa integrazione a stretto contatto con la vita delle persone, oltre la possibilità dell’indossare un oggetto di moda come delle cuffie, sarà esplorata a breve, anche con un modello di orologio, che si chiamerà iWatch.
E la Mela che cambia, cresce e lentamente diviene qualcosa di diverso dal semplice simbolo del settore dell’hi-tech originario, poiché sta tentando pian piano di stabilire il dominio incontrastato su tutto il settore tecnologico a 360°. La posta in gioco è il mercato globale secondo il diktat di Cupertino. Passando anche da un settore importante come la musica.