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Ddl Concorrenza

Vodafone, ecco conti e sbuffi (su 5G e Huawei)

Che cosa ha annunciato il gruppo inglese Vodafone su conti e sviluppi del 5G dopo la decisione del Regno Unito su Huawei e non solo

Effetto Johnson sulle mosse di Vodafone sul 5G.

CHE COSA FA VODAFONE SUL 5G

Il gruppo britannico sta per adeguarsi alla norma voluta dal Regno Unito sul 5G per limitare il ricorso al colosso cinese Huawei che comunque non sarà bandito come invece auspicava Trump, tanto che il gruppo cinese non ha criticato la decisione del governo Johnson. Ecco tutte le novità annunciate oggi da Vodafone a Londra.

DOSSIER HUAWEI

Vodafone eliminerà i prodotti Huawei dalla sua core network in tutta Europa. La decisione, come ha spiegato oggi il ceo, Nick Read, è stata presa dopo che il governo britannico ha deciso che Huawei sarà autorizzata a partecipare alla realizzazione della rete wireless 5G, ma sarà esclusa dalle parti core del sistema, ossia quella più legata ad esempio alle comunicazioni istituzionali e militari.

L’ANNUNCIO DI VODAFONE

Il governo britannico, infatti, ha annunciato negli scorsi giorni che “i player ad alto rischio saranno esclusi dalle parti sensibili della rete 5G e saranno soggetti a un limite del 35% sulla loro partecipazione a parti non strategiche, essenzialmente le antenne”.

IL COSTO PER VODAFONE

“Il procedimento di rimozione”, ha sottolineato Read, “richiederà cinque anni, data la complessità delle operazioni e costerà circa 200 milioni di euro”.

IL COMMENTO DI VODAFONE

Tuttavia, ha avvertito Read, l’applicazione in tutta Europa del limite del 35% sull’uso di tecnologia Huawei, come previsto da Londra, potrebbe ritardare il lancio del 5G di due/cinque anni e aumentare i prezzi per i clienti. “Non me lo auguro per l’Europa”, ha concluso il ceo di Vodafone.

COSA SUCCEDE NEGLI ALTRI PAESI PER VODAFONE

Già lo scorso anno Vodafone aveva sospeso gli investimenti e gli aggiornamenti su quel tipo di apparecchiature, utilizzate in Spagna e in alcuni Paesi dell’Europa dell’Est.

CHE COSA HA DETTO IL CEO

“Il nostro business nel Regno Unito – ha evidenziato il ceo – è già ampiamente conforme alle nuove indicazioni del governo britannico: c’è solo una piccola quantità di attrezzature che devono essere cambiate”.

I RITARDI POSSIBILI SUL 5G

Tuttavia, ha avvertito Read, l’applicazione in tutta Europa del limite del 35% sull’uso di tecnologia Huawei, come previsto da Londra, potrebbe ritardare il lancio del 5G di due/cinque anni e aumentare i prezzi per i clienti. “Non me lo auguro per l’Europa”, ha concluso il ceo di Vodafone.

I CONTI DI VODAFONE

Intanto Vodafone ha chiuso il terzo trimestre dell’anno fiscale con un fatturato in crescita del 6,8% a 11,75 miliardi di euro. Mentre il fatturato dei servizi organici, un parametro che misura le vendite di servizi tlc, è salito dello 0,8% (-1,4% in Europa e +9,1% nel resto del mondo). Il management ha previsto un ulteriore graduale miglioramento della crescita dei ricavi da servizi nel quarto trimestre, trainati dall’Europa.

E per l’anno fiscale, che si chiuderà il prossimo 31 marzo, Vodafone ha confermato la guidance di un ebitda compreso tra 14,8 e 15,0 miliardi e un flusso di cassa di circa 5,4 miliardi. Il colosso tlc – ha sottolineato Mf/Milano Finanza – è anche a buon punto per il lancio della società europea delle torri entro maggio e si sta preparando per una potenziale Ipo all’inizio del 2021.

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