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Vaccino anti Covid obiettivo di hacker da Russia e Corea del Nord. L’accusa di Microsoft

Secondo Microsoft hacker nordcoreani e russi hanno preso di mira sette aziende farmaceutiche al lavoro sui vaccini anti Covid-19

 

La Russia e la Corea del Nord hanno preso di mira la ricerca sui vaccini anti-Covid con attacchi informatici.

Venerdì Microsoft ha rivelato che hacker sostenuti da Russia e Corea del Nord hanno tentato di irrompere nella rete di sette aziende farmaceutiche coinvolte negli sforzi di sviluppo del vaccino Covi-19.

Secondo il colosso tecnologico di Redmond, gli hacker nordcoreani hanno inviato e-mail spacciandole provenienti dall’Oms (Organizzazione mondiale della Sanità).

La maggior parte dei tentativi di effrazione è fallito ma un numero non specificato è riuscito, ha dichiarato la società.

GLI ATTACCHI RIFERITI DA MICROSOFT

Hacker in Russia e Corea del Nord hanno preso di mira sette società “importanti” che lavorano sul vaccino Covid-19 e sulla ricerca sul trattamento, secondo Microsoft.

Il gigante tecnologico statunitense ha accusato degli attacchi tre distinti gruppi di hacker.

Il gruppo russo, che Microsoft chiama Strontium ma è meglio conosciuto come APT28 o Fancy Bear. Secondo TechCrunch, quest’ultimo potrebbe essere meglio conosciuto per le sue operazioni di disinformazione e hacking nel periodo precedente le elezioni presidenziali del 2016. Il gruppo è stato anche accusato di una serie di altri attacchi di alto profilo contro media e imprese.

Gli altri due gruppi sono sostenuti dal regime nordcoreano, uno dei quali Microsoft chiama Zinc ma è meglio conosciuto come Lazarus Group, che utilizzava e-mail mirate di spearphishing camuffate nel tentativo di rubare le password alle loro vittime. Lazarus è stato accusato dell’hacking di Sony nel 2016 e dell’attacco ransomware WannaCry nel 2017, nonché di altri attacchi guidati da malware. Ricorda TechCrunch.

SETTE AZIENDE FARMACEUTICHE TRA GLI OBIETTIVI DEGLI ATTACCHI HACKER

Microosft ha riportato che gli attacchi informatici sono stati condotti negli ultimi mesi e hanno preso di mira “le principali società farmaceutiche e ricercatori di vaccini” negli Stati Uniti, in Canada, Francia, India e Corea del Sud. “La maggior parte delle questi attacchi sono stati bloccati”. Microsoft non ha identificato le aziende o i ricercatori presi di mira.

“Abbiamo informato tutte le organizzazioni prese di mira e, laddove gli attacchi hanno avuto successo, abbiamo offerto aiuto”. Ha precisato la società nel post.

LA REPLICA DI MOSCA

Come ha riportato Reuters, l’ambasciata russa a Washington — che ha ripetutamente contestato le accuse di coinvolgimento russo nello spionaggio digitale — ha dichiarato in una e-mail che non c’era “nulla da aggiungere” alle precedenti smentite.

E DI PYONGYANG

Il rappresentante della Corea del Nord alle Nazioni Unite non ha risposto immediatamente ai messaggi in cerca di commenti. In precedenza Pyongyang negato di aver compiuto atti di pirateria informatica all’estero.

CI RISIAMO

L’annuncio di Microsoft rappresenta le ultime informazioni sui tentativi da parte degli stati nazione di hackerare la ricerca relativa agli sforzi medici per combattere la pandemia.

Già all’inizio di quest’anno, l’FBI e la Homeland Security avevano avvertito che hacker avrebbero tentato di rubare la ricerca sul vaccino contro il coronavirus.

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