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Usa Intelligenza Artificiale Sicurezza

Intelligenza artificiale, gli Usa ne fanno una questione di sicurezza nazionale

Biden ha delineato la strategia in un primo National Security Memorandum (NSM) incentrato sull'Intelligenza artificiale rivolto a Pentagono e agenzie sicurezza chiedendo di rimanere in prima linea nello sviluppo dell'Ia

Dagli Usa nuove regole sull’uso dell’intelligenza artificiale da parte delle istituzioni di sicurezza.

Ieri la Casa Bianca ha rilasciato un primo National Security Memorandum (NSM), memorandum di sicurezza nazionale rivolto al Pentagono e alle agenzie di intelligence federali per incrementare l’uso dell’Intelligenza artificiale (Ia). Attraverso il nuovo documento in materia, le agenzie governative dovranno accelerare le proprie attività di sperimentazione e applicazione dell’Ia. La Casa Bianca ritiene che fornire regole chiare renderà più facile alle agenzie governative adoperare e sperimentare questo tipo di tecnologia.

Il promemoria è l’ultima mossa dell’amministrazione Biden per affrontare la tecnologia in rapida evoluzione, che ha spinto i governi di tutto il mondo a cercare di regolamentare il settore dell’intelligenza artificiale, guidato da giganti della tecnologia come Microsoft, OpenAI, Google e Amazon e decine di start-up.

Inoltre, il Memorandum arriva dopo l’ordine esecutivo firmato lo scorso anno da Biden che obbligava le aziende private, i cui modelli di intelligenza artificiale potrebbero minacciare la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, a condividere informazioni sulla sicurezza con il governo di Washington.

Tutti i dettagli.

LE DICHIARAZIONI DI JAKE SULLIVAN

“Il nostro memorandum dirige il primo quadro governativo in assoluto sui nostri impegni di gestione del rischio dell’IA… come astenersi da usi che si discostano dai valori fondamentali della nostra nazione, evitare pregiudizi e discriminazioni dannose, massimizzare la responsabilità, garantire un controllo umano efficace e appropriato”, ha dichiarato il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan durante il suo discorso alla National Defense University di Washington il 24 ottobre.

“Dobbiamo essere più rapidi nell’implementare l’IA e la nostra impresa di sicurezza nazionale rispetto ai rivali americani nelle loro”, ha aggiunto Sullivan. “Sono in una ricerca persistente per superare le nostre capacità militari e di intelligence”. Ha avvertito che altrimenti gli Stati Uniti rischiano di “sprecare il nostro duramente guadagnato vantaggio”.

COSA PREVEDE IL MEMORANDUM DELLA CASA BIANCA

Le regole si concentrano sulle applicazioni dell’intelligenza artificiale per la sicurezza nazionale, come nella sicurezza informatica, nel controspionaggio e nella logistica e altre attività che supportano le operazioni militari. Il nuovo memorandum ordina alla comunità di intelligence statunitense di dare priorità alla raccolta di informazioni sulle attività di intelligenza artificiale dei concorrenti.

Allo stesso tempo, il memorandum vieterà alle agenzie di usare l’intelligenza artificiale in modi che “non sono conformi ai valori democratici”. Le agenzie infatti non dovranno usare l’Ia per tenere sotto controllo la libertà di espressione dei cittadini statunitensi, o aggirare i controlli esistenti sulle armi nucleari.

IL RUOLO DELL’AI SAFETY INSTITUTE

Inoltre, designa l’AI Safety Institute di Washington come responsabile dell’ispezione degli strumenti di intelligenza artificiale per impedirne l’uso improprio prima che siano rilasciati.

RIGUARDO LA COLLABORAZIONE CON GLI ALLEATI

La direttiva sollecita anche un quadro per Washington per collaborare con gli alleati per garantire che l’IA “sia sviluppata e utilizzata in modi che rispettino il diritto internazionale, proteggendo al contempo i diritti umani e le libertà fondamentali”.

LA STRATEGIA

Comandanti delle forze armate, funzionari dell’amministrazione Biden e politici al congresso Usa hanno stabilito che l’Ia è un’area chiave della competizione con la Cina, se gli Stati Uniti vogliono mantenere la propria supremazia militare ed economica. Il governo statunitense ha infatti vietato l’esportazione verso la Cina di alcuni chip per computer risultati fondamentali per i programmi Ia.

“Dobbiamo superare i nostri avversari”, ha spiegato un funzionario della Casa Bianca al Washington Post in condizione di anonimato. “In assenza di una regolamentazione politica e legale su ciò che si può e non si può fare, vedremmo probabilmente meno sperimentazione”, ha continuato il funzionario.

IL COMMENTO DI ALESSANDRO ARESU

“Come prevedibile secondo il quadro del capitalismo politico, il governo Usa tratta sempre più l’intelligenza artificiale sotto l’ombrello della “sicurezza nazionale”, espressione che nel memorandum di oggi ricorre oltre 60 volte” ha commentato su X Alessandro Aresu, consigliere scientifico di Limes e autore di Geopolitica dell’intelligenza artificialeuscito per Feltrinelli il 22 ottobre.

I TIMORI

Infine, restano sullo sfondo i timori dei sostenitori della privacy secondo i quali l’Ia potrebbe dare alle Big Tech più potere sulle vite degli americani e potenzialmente essere utilizzata dalle agenzie governative per minare i diritti civili.

L’American Civil Liberties Union (Aclu) ha affermato giovedì che il governo stava dando troppa discrezionalità alle agenzie di sicurezza nazionale, che sarebbero autorizzate a “autocontrollarsi”.

“Nonostante il riconoscimento dei notevoli rischi dell’Ia, questa politica non è lontanamente sufficiente a proteggerci da sistemi di IA pericolosi e irresponsabili”, ha affermato Patrick Toomey, vicedirettore del National Security Project dell’Aclu.

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