Negli Stati Uniti il Federal Bureau of Investigation (Fbi) sta lanciando un’unità dedicata al monitoraggio e al sequestro di criptovalute illecite.
La mossa fa parte di un più ampio spostamento dell’attenzione verso l’interruzione delle reti criminali internazionali, sottolinea il WSJ.
Il vice procuratore generale Usa Lisa Monaco ha dichiarato la scorsa settimana che il nuovo team, chiamato Virtual Asset Exploitation Unit, fornirà analisi blockchain, sequestro di asset virtuali e formazione al resto del Bureau.
In particolare, il team si concentrerà sul tracciamento e sul sequestro della criptovaluta utilizzata nei crimini. Infatti negli ultimi mesi, il governo degli Stati Uniti ha dato la priorità al monitoraggio delle attività crittografiche illecite.
Come sottolinea Techcrunch, l’FBI sta attualmente monitorando più di 100 diverse varianti di ransomware. Un rapporto di febbraio pubblicato dalla società di analisi blockchain Chainalysis Inc. stima che circa 11 miliardi di dollari in criptovalute alla fine del 2021 avevano fonti illecite.
Le autorità di regolamentazione degli Stati Uniti sotto l’amministrazione Biden hanno intensificato il loro controllo sull’industria delle criptovalute. Infatti gli attacchi tramite ransomware spesso richiedono riscatti in bitcoin. Come accaduto nella serie di attacchi informatici di alto profilo avvenuti lo scorso anno alla più grande rete di gasdotti degli Stati Uniti Colonial Pipeline.
Tutti i dettagli.
COSA FARÀ L’UNITÀ VAXU
L’unità Vaxu dell’Fbi unirà esperti di criptovaluta, analisi blockchain e sequestro di risorse virtuali in un unico luogo per lavorare alle indagini e fornire formazione al resto dell’agenzia.
PARTE DEL NATIONAL CRYPTOCURRENCY ENFORCEMENT TEAM (NCET)
L’unità specializzata farà parte del National Cryptocurrency Enforcement Team (Ncet). Si tratta di una divisione del Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti creata alla fine del 2021 per indagare sull’uso criminale delle risorse digitali. Il focus è sugli scambi di criptovaluta virtuale e altre tecnologie che consentono l’uso improprio di criptovaluta facilitando l’attività criminale.
FONDAMENTALE LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Inoltre, il Dipartimento di Giustizia ha annunciato un’iniziativa internazionale sulla valuta virtuale. Attraverso quest’ultima aiuterà le forze dell’ordine di altri paesi a migliorare le loro tecniche e abilità nelle indagini sulle criptovalute, secondo il procuratore Monaco.
Infatti il DOJ sta adottando misure aggiuntive per intensificare il suo lavoro sulla criminalità informatica con le autorità di contrasto internazionali.
Un nuovo collegamento per le operazioni informatiche del Dipartimento di giustizia sarà integrato in Europa. Lavorerà con i pubblici ministeri statunitensi e i funzionari europei per accelerare i casi contro i principali criminali informatici, ha aggiunto Monaco. “La cooperazione internazionale non sarà un ripensamento”, ha dichiarato il vice procuratore generale Usa.
DOPO IL PIÙ GRANDE SEQUESTRO DI BITCOIN MAI COMPIUTO
La creazione dell’unità di “sfruttamento delle risorse virtuali” dell’Fbi arriva dopo il più grande sequestro finanziario mai effettuato dal Dipartimento di Giustizia all’inizio di questo mese.
A inizio febbraio l’Fbi ha sequestrato oltre 3,6 miliardi di dollari in bitcoin. La somma è frutto di un attacco hacker effettuato nel 2016 ai danni di Bitfinex, il sito per lo scambio di criptovalute. Lo ha annunciato il dipartimento di Giustizia, riferendo che gli agenti hanno anche arrestato un uomo e una donna di New York, marito e moglie, con l’accusa di riciclaggio.
Il caso rappresenta l’indagine di maggior peso finora condotta nell’ambito dei reati compiuti nel nuovo campo delle criptovalute.