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Tutte le mirabolanti promesse del governo sull’Innovazione digitale (all’ombra di Grillo e Casaleggio)

Ecco il Piano di azione al 2025 sull'Innovazione digitale presentato ieri dal premier Conte alla presenza di Casaleggio e Grillo.

“Se anche la metà delle 20 azioni promesse dal ministro dell’Innovazione Paola Pisano si concretizzasse, l’Italia potrebbe parlare di un vero progresso nel suo percorso verso la digitalizzazione”.

Così il Sole 24 Ore oggi ha chiosato l'”ambizioso elenco” di punti che compone il Piano di azione al 2025 presentato ieri alla presenza del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte (qui video e testo dell’intervento dal sito della presidenza del Consiglio).

Un Paese digitalizzato, dove lo sviluppo economico è trainato dall’Innovazione ‘Made in Italy’ e la tecnologia è al servizio delle persone e dei loro diritti. Sono questi i principi cardine del piano di azione ‘2025’, il documento programmatico che il ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano ha presentato ieri in un evento di lancio al Tempio di Adriano, a Roma.

La “strategia 2025” è composta da 20 azioni di Innovazione e digitalizzazione che rispondono a tre “sfide” principali. Si parte dalla creazione di una società digitale, con tre obiettivi da perseguire: l’accesso online ai servizi della Pubblica Amministrazione da parte di cittadini e imprese; la digitalizzazione del settore privato trainata dal settore Pubblico; la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico e l’incentivo all’utilizzo e alla condivisione dei dati da parte delle amministrazioni e dei privati.

Questa prima sfida passa per alcune azioni chiave: il rilancio dell’identità digitale, il domicilio digitale per tutti, fino al lancio di ‘IO’, l’app per i servizi pubblici, che permette a chiunque di interfacciarsi con tutti i servizi pubblici attraverso un unico canale.

La seconda sfida punta alla costruzione di un Paese innovativo, in grado di produrre tecnologia e Innovazione Made in Italy e di sfruttare questa Innovazione per il rilancio dei settori produttivi tradizionali del nostro Paese.

li obiettivi: promuovere cambiamenti strutturali che agevolano e accelerano l’Innovazione nell’ecosistema; aumentare il potenziale innovativo delle città e dei territori; realizzare infrastrutture tecnologiche per l’Italia capillari, affidabili, innovative e green. Tra le azioni chiave a supporto di questa sfida: la costruzione di ‘infrastrutture digitali’ all’avanguardia, l’istituzione del ‘diritto a innovare’ per favorire la nascita di startup, la promozione di soluzioni di Intelligenza Artificiale, la creazione di hub e ‘borghi del futuro’, dove creare ecosistemi locali per favorire lo sviluppo dell’Innovazione.

La terza sfida, infine, riguarda uno sviluppo inclusivo e sostenibile. L’obiettivo principale di questa sfida è che l’Innovazione sia al servizio delle persone e non lasci indietro nessuno. Tra le azioni, l’iniziativa Repubblica Digitale porterà alla creazione di ‘un hub di formazione’ contro il digital divide, mentre l’istituzione di un Ai Ethical Lab-El stabilirà principi guida etici per un corretto utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.

“Sono azioni -ha spiegato il ministro Pisano- che raccontano la nostra idea per il Paese, dove i servizi digitali sono un motore di sviluppo anche del privato, lo Stato agevola l’Innovazione sostenibile e inclusiva e tutti i cittadini godono degli stessi e nuovi diritti, senza distinzione sociale, economica, di età, di appartenenza territoriale, o di altra natura”.

In platea, ad ascoltare Conte ed il ministro c’erano anche Davide Casaleggio, presidente della Casaleggio Associati e presidente dell’Associazione Rousseau, e Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle, omaggiato dal premier Conte in maniera così plateale da attirare gli strali del notista politico Francesco Damato su Start.

Casaleggio in particolare, insieme ad altri 17 esperti di innovazione, ha contribuito all’elaborazione del documento. Pubblica amministrazione digitale, infrastrutture e banda larga, startup, ricerca sono alcuni capitoli in cui vengono declinate le 20 azioni, ha sottolineato il Sole 24 Ore: “In prima fila c’è il riassetto del sistema delle identità digitali Spid, che saranno rilasciate direttamente dallo Stato (a regime al più presto, ha detto Conte). Nei prossimi mesi dovrebbe essere poi lanciato il registro dei domicili digitali dei cittadini e, per marzo, la app dei servizi pubblici «IO» con la quale ad esempio iscrivere i bambini all’asilo o pagare una multa. Sarà proposto un meccanismo di deroga al codice degli appalti per i servizi digitali, a specifiche condizioni, per spingere l’acquisto da parte delle amministrazioni delle soluzioni tecnologiche più avanzate. Nelle intenzioni governative, poi, le singole amministrazioni impegneranno i loro fornitori di servizi a mettere a loro disposizione, e a disposizione delle altre amministrazioni, in formato aperto i dati generati e raccolti nell’ambito dell’esercizio della loro attività. Sarà una norma a sancire l’obbligo, con l’obiettivo di creare un sistema di dati pubblici aperti”.

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