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Troppa Intelligenza artificiale per Meta?

Nonostante una trimestrale positiva, pesano la guidance debole e la spesa per l’intelligenza artificiale sull'andamento di Meta. Fatti, numeri e commenti

Dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre crollano le azioni di Meta, il colosso social fondato da Mark Zuckerberg, registrando il calo maggiore dall’ottobre 2022.

Ieri all’apertura del Nasdaq il titolo è crollato del 15% a 421,40 dollari, cancellando 183 miliardi di dollari dal suo valore di mercato dopo i conti pubblicati mercoledì sera.

La società proprietaria dei social Facebook, Instagrame WhatsApp ha registrato una trimestrale superiore alle attese, ma le previsioni sugli enormi costi che l’azienda dovrà sostenere per costruire un futuro basato sull’intelligenza artificiale, insieme a una previsione di crescita dei ricavi più lenta del previsto, hanno fatto crollare le azioni fino al 16% a New York giovedì mattina.

Le azioni di Meta sono crollate giovedì, poiché i piani del proprietario di Facebook di “investire in modo aggressivo” nell’intelligenza artificiale hanno spaventato gli investitori, scrive la Cnn.

RISULTATI ECONOMICI POSITIVI…

Un primo trimestre solido quello messo a segno dal colosso tech di Menlo Park con un fatturato di 36,5 miliardi di dollari, in rialzo di oltre il 27% rispetto a un anno prima e un record per il periodo gennaio-marzo. I ricavi pubblicitari sono stati pari a 35,64 miliardi di dollari, contro i 35,57 miliardi del consensus.

Profitto più che raddoppiato a 12,4 miliardi di dollari. L’utile per azione è stato di 4,71 dollari battendo le attese per 4,32 dollari su 36,16 miliardi.

MA GUIDANCE DEBOLE

Tuttavia, la società guidata da Mark Zuckerberg è cauta per il secondo trimestre, prevedendo ricavi tra i 36,5 e i 39 miliardi di dollari, con il punto intermedio della forchetta leggermente sotto i 38,2 miliardi di dollari del consensus.

MENTRE ALZA IL LIVELLO DI SPESA

Oltre alle previsioni negative per il secondo trimestre, Meta ha affermato che la spesa in conto capitale per l’intero anno sarebbe compresa tra 35 e 40 miliardi di dollari – rispetto alla precedente previsione di 30-37 miliardi di dollari – poiché continua ad accelerare gli investimenti infrastrutturali per supportare l’intelligenza artificiale.

Inoltre, la responsabile finanziaria Susan Li ha affermato che Meta continua ad aspettarsi che la sua divisione Reality Labs riporti un aumento delle perdite operative anno su anno man mano che la società sviluppa i suoi vari sforzi di intelligenza artificiale, realtà aumentata e realtà virtuale. Solo nel 2023 Reality Labs ha perso 16 miliardi di dollari.

GIÙ IL TITOLO A WALL STREET

Ed è proprio la combinazione tra previsione di ricavi leggermente inferiore e la spesa elevata per l’intelligenza artificiale a mandare in crisi il titolo del colosso tecnologico.

Pensare che Meta è stato uno dei titoli preferiti dagli investitori dall’inizio del 2023 (salendo del 131% negli ultimi 12 mesi) – dopo un difficile 2022 – ovvero da quando l’amministratore delegato, Mark Zuckerberg, ha lanciato “l’anno dell’efficienza”. Lo scorso anno, il valore del titolo è quasi triplicato, risultando secondo solo a Nvidia sullo S&P 500; quest’anno, è già in rialzo del 40%. Ma ieri il crollo del 15% delle azioni della società ha mandato 183 miliardi di dollari dal suo valore di mercato.

LA STRATEGIA DI ZUCKERBERG

“Negli ultimi mesi, Zuckerberg ha fatto dell’intelligenza artificiale una priorità, rifocalizzando Meta sulla tecnologia dopo che OpenAI ha rilasciato il suo chatbot ChatGPT nel 2022, scatenando una frenesia di concorrenza e sviluppo tra i grandi produttori di tecnologia”, osserva Bloomberg.

E questa rotta l’ha mantenuta anche nella presentazione della trimestrale. Durante la call con gli investitori, il ceo Mark Zuckerberg ha concentrato la maggior parte dei suoi commenti sull’intelligenza artificiale. Ha detto che Meta vuole essere “l’azienda leader nel mondo nel campo dell’intelligenza artificiale” e dovrebbe aumenterebbe la spesa “in modo significativo prima di ottenere molte entrate da alcuni di questi nuovi prodotti”. Il lato positivo è che, una volta che i nostri nuovi servizi di intelligenza artificiale raggiungeranno la scala, abbiamo una solida esperienza nel monetizzarli in modo efficace”, ha concluso il fondatore e ceo di Meta.

 

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