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Tim, Open Fiber e reti. I consigli dei piccoli azionisti di Telecom Italia al neo ministro Patuanelli (Mise)

Che cosa è scritto nella lettera che il presidente di Asati (l'associazione dei piccoli azionisti di Telecom Italia), Franco Lombardi, ha inviato al nuovo ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli (M5s)

 

Oggetto: Asati – Le esprime i migliori Auguri per l’incarico di Ministro dello Sviluppo Economico

Egregio Ministro Ing. Stefano Patuanelli,

Asati (Associazione dei piccoli azionisti di Telecom Italia che è costituita da 7.000 iscritti tra azionisti dipendenti di Tim e piccoli azionisti esterni) Le porge i migliori auguri di buon lavoro, nella certezza che l’azione del Suo dicastero sarà in grado di contribuire al conseguimento degli sfidanti obiettivi di accesso alle reti superveloci posti dalla Commissione europea nell’ambito dell’Agenda Digitale: entro il 2020, tutti dovrebbero avere accesso a connessioni superiori a 30 Mbps e almeno il 50% delle famiglie dovrebbero essere abbonate con connessioni al di sopra di 100 Mbps.

Per raggiungere questi obiettivi ambiziosi, l’Italia deve rielaborare la sua politica industriale di settore accelerando gli investimenti infrastrutturali secondo due principali direttive: garantire una copertura universale con velocità di connessione crescenti superiori a 30 Mbps e, nel contempo, favorire la diffusione su una vasta porzione del territorio di reti di accesso di nuova generazione che consentano connessioni superveloci superiori a 100 Mbps.

Solo con una forte consapevolezza sulla rilevanza degli investimenti nelle reti di nuova generazione per una crescita di un’economia moderna e innovativa e per la coesione sociale e territoriale, l’Italia potrà realisticamente raggiungere gli obiettivi dell’Agenda Digitale, ma anche quelli ulteriori posti dalla Commissione europea nell’ambito della Gigabit Society: entro il 2025 assicurare connessioni simmetriche di 1 Gbps in tutte le strutture pubbliche e di almeno 100 Mbps per tutte le famiglie.

E proprio sull’esigenza di una nuova strategia per lo sviluppo della connettività ultrabroadband, Asati ha più volte rappresentato alle competenti Istituzioni la necessità di adottare una nuova ed efficace politica industriale di settore, mirata alla realizzazione di una rete unica e neutrale, per una maggiore crescita, competitività e produttività del sistema Paese.

Infatti, il passaggio dal rame rame che è ancora utile e indispensabile per i prossimi 10 anni anche per realizzare le sinergie sulla rete ) alla fibra richiede ingenti investimenti con un ritorno di lungo periodo, non sostenibili economicamente qualora duplicati e realizzati da più operatori (soprattutto nelle principali aree metropolitane), in un contesto di mercato caratterizzato da una rapida evoluzione tecnologica, da una crescita esponenziale del traffico a banda ultralarga e da una domanda crescente di servizi di comunicazione elettronica.

Una rete unica e neutrale, attraverso la convergenza della rete di Telecom Italia con quella di Open Fiber, garantirebbe una piena parità di accesso a tutti gli operatori, eviterebbe diseconomie, abiliterebbe i nuovi servizi della comunicazione globale, consentendo al nostro Paese di eliminare il divario digitale ultrabroadband con altri partners europei che stanno avanzando in maniera più decisa nella prospettiva dell’Agenda Digitale e della Gigabit Society.

Nel rimanere a Sua disposizione per un incontro mirato con Lei o un suo collaboratore, ad approfondire le tematiche sopra esposte, Asati confida in un Suo autorevole intervento per l’adozione di una nuova politica industriale di settore che permetta all’Italia di recuperare i ritardi infrastrutturali accumulati nel confronto internazionale e che rifletta un effettivo cambiamento attraverso la realizzazione di una rete unica e neutrale, a tutela dell’interesse nazionale.

Franco Lombardi

Roma, 5 settembre 2019

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