Era stata annunciata solo qualche giorno fa ed ora la joint venture tra Tim e Google fa già i primi passi a livello di annunci: nascerà a Torino il primo grande data center figlio della partnership tra la società di telecomunicazioni e il colosso del web.
Ma proprio a Torino i progetti di Tim sono molto più ambiziosi: nella città amministrata dalla sindaca grillina Chiara Appendino, il gruppo di Gubitosi ha acceso la prima rete live 5G Edge Cloud con droni connessi d’Europa.
LA JOINT VENTURE
Partiamo dalla joint venture. Il 7 novembre scorso, Tim e Google hanno siglato un memorandum of understanding, dando vita a una partnership strategica che consentirà all’ex Telecom Italia di diventare il principale player italiano nell’offerta di servizi Cloud ed Edge Computing, “ampliando la sua offerta tecnologica con innovativi servizi di Public, Private e Hybrid Cloud e imprimendo un’accelerazione nella crescita dei suoi ricavi da servizi tecnologici”, si leggeva in un comunicato.
DATA CENTER AL CENTRO DELLA PARTNERSHIP
Gli investimenti includeranno, tra le altre cose, anche la costruzione di nuovi data center proprietari all’avanguardia e l’assunzione e formazione di oltre 800 ingegneri specializzati in cloud.
POSSIBILE NEWCO
La joint venture potrebbe anche portare alla nascita di una possibile newco dei data center, a controllo Tim, che non si esclude possa essere, in futuro, quotata. “Saranno invitati investitori infrastrutturali a entrare nel capitale della società per sostenerne l’espansione. La successiva quotazione sarà presa in considerazione”, si legge su documenti Tim, secondo quanto riporta CorCom.
UN DATA CENTER A TORINO
Si parte dal capoluogo piemontese. “A Torino creeremo il primo data center che farà parte della partnership con Google, Auspichiamo che diventi il primo data center in Europa per innovazione. Faremo un investimento importante”, ha annunciato oggi Gubitosi, durante la conferenza “Torino 5g, edge cloud & droni”, aggiungendo che comunque prima dell’avvio dei lavori “Sarà necessario un minimo di iter burocratico”. Non sono stati indicati i gruppi – americani e/o cinesi – che forniranno la tecnologia. Comunque con tutta probabilità dovrebbe essere di Ericsson la tecnologia.
INVESTIMENTO NON QUANTIFICABILE
Le scelte di Tim sono giustificate dalla crescita del cloud. “È un settore che sta crescendo molto velocemente, del 20% l’anno in Italia”, ha spiegato Gubitosi, motivando gli investimenti dell’azienda di telecomunicazioni.
“Non posso ancora quantificare l’investimento, sarà un impegno molto importante”, ha aggiunto Gubitosi.
PERCHÉ TORINO?
Nemmeno la scelta della città da dove parte la nuova avventura di Tim è casuale. “Torino ha un ottimo tessuto industriale e si presta a un investimento tecnologico”, ha spiegato Gubitosi.
IL PROGETTO: 5G EDGE CLOUD
I progetti su Torino, comunque, sono molto più ambiziosi. Tim e il Comune amministrato dalla pentastellata Appendino hanno acceso la prima rete live 5G Edge Cloud con droni connessi d’Europa, chiave di svolta per lo sviluppo e la diffusione di servizi digitali della smart city.
Su questa nuova rete si potranno rimodulare i servizi per la sicurezza dei cittadini, le automobili a guida autonoma, il monitoraggio ambientale e industria 4.0.
LA SPERIMENTAZIONE
Per ora Tim e Torino daranno vita alla sperimentazione di un nuovo servizio di monitoraggio ambientale dedicato al corso dei fiumi, il monitoraggio del patrimonio cittadino e il monitoraggio dei parchi. I servizi mettono in gioco Big Data raccolti da piattaforme IoT e analisi basata su sistemi di Intelligenza Artificiale. La 5G Edge Cloud è la chiave di svolta, su questo fronte: garantisce larghissima banda e bassa latenza e permette di aggregare ed elaborare una quantità altissima di dati, assicurando servizi digitali di qualità e nel pieno rispetto della privacy.