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Thales Alenia Space

Leonardo, ecco cosa farà Thales Alenia Space per la missione Athena dell’Esa

Tutti i dettagli sul contratto siglato da Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), con Esa per il dimostratore del Modulo Ottico per la missione Athena

Inizia bene l’anno per Thales Alenia Space.

Oggi Tas, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), ha siglato un contratto con l’Agenzia spaziale europea (Esa) del valore di 2,8 milioni di euro per lo studio, la progettazione, la produzione e test del Dimostratore del Modulo Ottico (Mirror Assembly Module Demonstrator) per Athena.

Athena (Advanced Telescope for High ENergy Astrophysics) è la seconda missione di grandi dimensioni del programma Science Cosmic Vision dell’Esa, che si concentrerà sui processi più energetici dell’universo.

Tutti i dettagli.

QUANDO PARTIRÀ LA MISSIONE ATHENA

Con un lancio previsto per il 2032, Athena sarà capace di risalire più in profondità nel cosmo essendo da 10 a 100 volte più sensibile rispetto alle precedenti missioni a raggi X. Proprio per questo la missione richiede tecnologia ottica a raggi X del tutto innovativa.

LO SCOPO DELLA MISSIONE DELL’ESA

Lo scopo di questa missione è comprendere come la materia ordinaria si assembli nelle strutture su larga scala che vediamo oggi e come i buchi neri crescano e diano forma all’Universo.

Per rispondere alla prima domanda – spiega Thales Alenia Space – sarà necessario mappare le strutture dei gas caldi nell’Universo, in particolare negli ammassi e nei gruppi di galassie e nel mezzo intergalattico, determinandone le proprietà fisiche e tracciandone la loro evoluzione attraverso il tempo cosmico.

Per rispondere alla seconda domanda, si dovranno svelare i buchi neri supermassivi (SMBH) risalendo nell’oscuro universo primordiale, e si dovrà quindi comprendere il meccanismo del loro accrescimento attraverso gli afflussi e i deflussi di materia ed energia.

COSA FARÀ LO SPECCHIO

In questo ambito, lo specchio Athena sarà l’ottica a raggi X più grande mai costruita: il conseguimento di questi obiettivi molto impegnativi richiede infatti una grande area efficace, nella sua banda di osservazione. Pertanto, le ottiche del telescopio dovranno essere in grado di raccogliere e concentrare i raggi X attraverso un’ampia struttura circolare di circa 2,5 metri di diametro. Nella struttura dello specchio saranno integrati ed allineati 600 moduli, basati sulla innovativa tecnologia al silicio – Silicon Pore Optics (SPO). La struttura dovrà inoltre essere rigida ed estremamente stabile per soddisfare le prestazioni ottiche scientifiche.

IL RUOLO DI THALES ALENIA SPACE (LEONARDO)

Thales Alenia Space è il prime contractor per l’attività che si concentrerà sulla progettazione, sviluppo e test di un Dimostratore del Modulo Ottico in scala reale nell’arco dei prossimi 20 mesi e che consentirà la verifica delle sue funzioni critiche prima dell’adozione della missione.

L’attività è incentrata in particolare su due aspetti. Dimostrare la capacità di produrre e integrare un Modulo Ottico a grandezza naturale compatibile con tutti i requisiti funzionali e di interfaccia della missione ATHENA. Ed effettuare test ambientali per verificare la compatibilità dello Specchio di Athena con i carichi meccanici e termici applicabili mediante campagne di test dedicate, inclusa la verifica dell’allineamento dei moduli specchio. È inoltre prevista un’attività dedicata per integrare un sistema di controllo termico dedicato ed effettuare una campagna di test rappresentativa.

I risultati complessivi – conclude Thales Alenia Space – saranno in grado di dimostrare la capacità della tecnologia per la sua implementazione nel satellite ATHENA – il cui inizio è previsto nel 2022. Questa è pertanto una delle tecnologie maggiormente abilitanti per rendere la missione ATHENA possibile.

BILANCIO 2020 POSITIVO PER TAS

Thales Alenia Space archivia l’anno appena concluso con una serie di successi.

Nel 2020 la joint venture guidata da Hervé Derrey ha confermato “la sua leadership europea nell’esplorazione spaziale e la sua leadership mondiale nella realizzazione di moduli pressurizzati in quanto fornirà tre componenti chiave della stazione spaziale lunare Gateway: I-Hab, Esprit e Halo“.

Gateway fa parte del programma Artemis della Nasa, il cui obiettivo è portare un equipaggio sul suolo lunare entro il 2024 e questo programma permetterà di anticipare l’approdo dell’uomo su Marte.

Nel suo bilancio di fine anno 2020, la joint-venture franco-italiana ha ricordato che “è anche l’unica azienda europea coinvolta nello Human Landing System (Hls) della Nasa in quanto parte del consorzio guidato da Dynetics selezionato di recente dall’Agenzia spaziale americana. “La società contribuirà anche al Viper, il rover della Nasa progettato per la ricerca dell’acqua nel polo sud della Luna.

L’azienda è stata inoltre selezionata “per realizzare i due moduli della prima stazione spaziale commerciale progettata da Axiom Space e contribuisce alla navicella Orion”.

Nell’ambito dei contratti per i programmi conferiti dall’Esa, Thales Alenia Space avrà “un ruolo centrale nella missione Mars Sample Return (Msr) e si è anche aggiudicata il contratto per lo studio di progetto per la missione Comet Interceptor e lavorerà in squadra con Avio per la realizzazione di Space Rider, il sistema europeo di trasporto spaziale autonomo e riutilizzabile”.

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