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Thales Alenia Space Space Smart Factory

Thales Alenia Space, ecco come sarà la Space Smart Factory

Thales Alenia Space Italia ha presentato la Space Smart Factory, nell'ambito del Pnrr, che sorgerà al Tecnopolo Tiburtino di Roma. Una fucina digitale per la realizzazione di satelliti, costellazioni e mega costellazioni. Operatività prevista a metà 2025

Posta la prima pietra della Space Smart factory, atelier dello spazio italiano tra le più grandi realtà d’Europa.

Una parte dei fondi Pnrr per lo Spazio è dedicata all’efficientamento e alla digitalizzazione delle capacità produttive dell’industria spaziale nazionale. In questo ambito, la scorsa primavera l’Agenzia spaziale italiana (Asi) ha assegnato a Thales Alenia Space un contratto per lo sviluppo del programma Space Factory 4.0, una fabbrica interamente digitale.Thales Alenia Space (joint venture tra Thales 67% e Leonardo 33%) è alla guida di un Raggruppamento Temporaneo di Imprese che comprende Argotec, Cira e Sitael, per realizzare un sistema interconnesso con strutture dislocate in tutta Italia, che dovrebbe entrare in funzione a metà 2025.

E oggi la società guidata da Massimo Comparini ha presentato il progetto della Space Smart Factory, una fabbrica interamente digitale, nel cuore del Tecnopolo Tiburtino di Roma.

Con un investimento di 100 milioni di euro, la Space Smart Factory offrirà i mezzi e gli strumenti specifici per produrre satelliti avanzati in un’ampia gamma che va dalle grandi infrastrutture di satelliti di centinaia di kg ai satelliti di poche decine di chilogrammi, prodotti nelle grandi quantità previste dalle nuove configurazioni di costellazioni. La Space Smart Factory capitalizza infatti l’esperienza di Thales Alenia Space come leader europeo nei progetti spaziali governativi e commerciali – come la costellazione Galileo di seconda generazione, i nuovi satelliti per il programma Copernicus, ROSE-L e CIMR, e la costellazione Iride.

Tutti i dettagli.

COME È NATA L’IDEA

“La Space Smart Factory è uno dei progetti cardine del Pnrr, ma anche uno dei più rappresentativi (per costruire piccoli satelliti) e anche più difficile da realizzare (in poco tempo)”, ha sottolineato Roberto Formaro, Direttore Programmi Asi.

“Dal 2016 l’Italia ha investito sui mini satelliti che sono veicoli di dati scientifici importanti. L’obiettivo era trovare un campione nazionale che potesse realizzare una fabbrica aperta, la facility infatti sarà diffusa. Inoltre la struttura, realizzata da un team di imprese guidato da Thales Alenia Space insieme a Sitael, Argotec e Cira, sarà gestita da una partneriato pubblico privato di cui l’Asi ha una quota del 49%”, ha aggiunto Formaro.

“Dal Pnrr si è arrivati a un livello di attività del paese mai raggiunto prima, con la necessità di adeguare gli impianti”, fa eco Massimo Comparini. Quindi la Space Smart Factory è paradigma produttivo per porre le basi.

COSA FARÀ LA SPACE SMART FACTORY DI THALES ALENIA SPACE

La Space Smart Factory implementerà sistemi flessibili di automazione e digitalizzazione dei processi per una elevata capacità produttiva degli assetti spaziali di nuova generazione e con particolare focus al segmento dei micro e piccoli satelliti, che includono le famiglie PLATiNO e Nimbus, e delle costellazioni satellitari e l’intero portafoglio delle piattaforme modulari di Thales Alenia Space per programmi commerciali ed istituzionali.

Inoltre, ospiterà lo Space JOINTLAB, uno spazio innovativo e collaborativo con la filiera delle piccole e medie imprese e i centri di ricerca.

E COME FUNZIONERÀ

Grazie a camere pulite modulari e all’utilizzo delle tecniche digitali, la Space Smart Factory potrà essere riconfigurata in funzione delle produzioni richieste per consentire l’integrazione e prove di una ampia tipologia di satelliti di differenti classi e applicazioni spaziali come l’Osservazione della Terra, la Navigazione e le Telecomunicazioni. Il centro sarà un vero e proprio digital hub che utilizzerà, durante tutte le fasi della progettazione, assemblaggio, integrazione e test dei satelliti, tecnologie quali modellazione numerica e Digital Twin, tecniche di realtà virtuale e aumentata, simulatori integrati e connessi con la filiera dei fornitori ed elementi di alta automazione (robot/cobot).

UNA FACTORY FEDERATA

La fabbrica intelligente, digitale e riconfigurabile romana sarà parte di un sistema di fabbriche spaziali interconnesse tra di loro locate in Italia. Collegherà infatti tra loro il polo tiburtino di Thales Alenia Space, Argotec in Piemonte, Cira a Capua e Sitael in Puglia.

OBIETTIVO PRODUZIONE: 2 SATELLITI A SETTIMANA

La Space Smart Factory utilizzerà tecnologie avanzate per la realizzazione di satelliti di diversa classe e ambiti di applicazione. Nella classe più piccola avremo i satelliti Platino e Nimbus, con l’obiettivo di produrre 2 satelliti a settimana, oltre 100 l’anno.

L’INVESTIMENTO DI THALES ALENIA SPACE NELLA SPACE SMART FACTORY

Sarà quindi realizzata grazie a un importante investimento da parte di Thales Alenia Space e il co-finanziamento della Agenzia Spaziale Italiana (contract authority) attraverso i fondi del Pnrr.

Come ci ha spiegato Massimo Comparini, ad di Thales Alenia Space Italia, “il contributo del Pnrr è di 27 milioni di euro e l’investimento di Thales Alenia Space è nell’ordine di decine di milioni di euro. Il fatto di poter far lavorare le piccole e medie imprese con noi è molto importante, iniziativa di un’azienda ma che arricchirà le capacità del paese. Un settore in cui l’Italia se la gioca con tutti”. Si tratta di “Una infrastruttura infatti anche a disposizione della filiera e delle piccole e medie imprese che la potranno utilizzare come un servizio, una formula virtuosa che renderà il Paese più forte nell’indirizzare le sfide dell’economia spaziale” secondo Comparini.

“Lo spazio sta cambiando velocemente. La miniaturizzazione ci consente funzionalità complesse in asset più piccoli fino ad arrivare agli asset più grandi come le mega costellazioni” ha evidenziato il numero uno di Thales Alenia Space. “Le tecnologie spaziali sono pervasive nella nostra vita a partire dalla connettività ma anche sostenibilità. L’Italia può giocare una partita globale come player dominante” ha sottolineato Comparini.

IL RUOLO DI LEONARDO NEL PNRR SPAZIALE

“La nuova Space Smart Factory, tra le più innovative al mondo anche nel campo della sostenibilità ambientale, metterà a sistema tecnologie spaziali e soluzioni di trasformazione digitale per l’advanced manufacturing, accelerando ulteriormente la crescita dei territori e delle competenze per continuare a garantire al Paese un vantaggio competitivo anche nel mercato commerciale dello spazio, specialmente nelle costellazioni” ha dichiarato Franco Ongaro, Chief Space Business Officer di Leonardo. “Il dato, da elaborare, valorizzare e proteggere lungo tutta la sua filiera, è alla base dello sviluppo dell’intero ecosistema industriale di Leonardo ed è al centro della strategia del Gruppo per accompagnare l’innovazione e l’evoluzione tecnologica del Paese”.

A proposito del ruolo di Leonardo nel Pnrr spaziale, Ongaro spiega a Startmag che il gruppo funziona su due livelli, “uno è quello delle partecipate (Space Alliance, Thales Alenia Space e Telespazio) e poi quello che fa direttamente come i cinque iperspettrali per Iride e i due alta risoluzione. Siamo coinvolti a tutti i livelli perché il digitale ha un fortissimo impatto nella capacità di prendere i dati satellitari, farne un digital twin e avere capacità predittiva grazie all’Hpc Davinci-1, supportati dal punto di vista cyber sempre da Leonardo. Siamo così dei protagonisti nello spazio, estremamente pervasivo”.

Infine, secondo Ongaro “nel futuro le conseguenze del global warming faranno sì che sarà necessario verificare i trattati, questo è un ruolo fondamentale dello spazio. Perciò in questo c’è molta lungimiranza nell’Asi perché programmi come Cosmo e Iride o Prisma ci mettono davanti al resto del mondo in termini di capacità”.

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