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Tempest Coccarda

Tempest, ecco la coccarda italiana sul caccia di sesta generazione

L'articolo di Giacomo Cavanna per Ares-Osservatorio Difesa

 

Il 22 marzo il premier Boris Johnson ha visitato il polo produttivo di BAE Systems presso Warton dove è esposto il modello concettuale del nuovo caccia di sesta generazione “Tempest”.

Oltre ad annunciare l’investimento oltre due miliardi di sterline, previsto per il nuovo Defence Command Paper, è da sottolineare la “comparsa” della coccarda dell’Aeronautica Militare italiana vicino a quella della Royal Air Force.

Il modello sfoggia la nuova coccarda a bassa visibilità adottata dell’Aeronautica su alcuni velivoli tra cui l’F-35 Lightning II.

Un segno che il programma continua il suo lavoro assieme ai partner con un asse sulla difesa Roma-Londra che si sta rafforzando nel corso del tempo.

Il 28 marzo l’Aeronautica ha festeggiato il suo 98° compleanno.

TEAM TEMPEST

Oltre al Tempest potrebbero arrivare anche importanti novità per Leonardo sulla sostituzione degli elicotteri per le Forze Armate di Sua Maestà.

Attualmente Il consorzio è formato da BAE Systems, Leonardo, MBDA e Rolls Royce con un impronta britannica che comprende oltre 70 aziende ed enti governativi.

Non solo un programma fondamentale per il mantenimento di avanzate capacità aeree ma anche un volano per l’economia del paese grazie non solo alle aziende direttamente coinvolte ma all’indotto.

Le foto, pubblicate dalla Royal Air Force, non si discostano molto da quello che è stato rilasciato in passato anche se forniscono un quadro più completo del progetto.

Il Tempest ha iniziato a muovere i primi passi con Londra che ha stanziato 2 miliardi di sterline e anche la Svezia si è impegnata con 63 milioni di euro.

I motori Rolls Royce impiegheranno un avanzatissimo sistema di combustione in grado di lavorare a temperature più elevate incrementando la potenza e riducendo i consumi.

Il radar, in cui è pesantemente coinvolta Leonardo UK, chiamato “Multi Function Radio Frequency System” sarà in grado di processare 10.000 volte il numero di dati rispetto a quelli attuali. Leonardo ha già sviluppato parte dei sottosistemi che sono in corso di “prova” a Edinburgo.

Saranno sviluppati accessori “indossabile” in modo da consentire al pilota libertà di movimento tenendo sempre sotto controllo la situazione.

Articolo pubblicato su aresdifesa.it

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