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Team Digitale, Diego Piacentini (dolcemente silurato da M5S e Lega) non tornerà in Amazon

Fatti e indiscrezioni sull'uscita del manager di Amazon, Diego Piacentini, dal Team Digitale creato durante il governo Renzi

Finisce l’era di Diego Piacentini ai vertici del Team Digitale voluto dal governo Renzi.

L’esperienza del super manager di Amazon alla presidenza del Consiglio sta per terminare.

Lo ha annunciato lo stesso Piacentini stamattina con due tweet: “Oggi inizia la mia fase di “prorogatio” di 45 giorni insieme al Team per la Trasformazione Digitale. Ringrazio il Governo per avermi chiesto di rimanere un altro anno, ma alla scadenza del mandato di 2 anni mi riunirò come previsto alla mia famiglia a Seattle. Lavorerò in prorogatio fino alla nomina del nuovo Commissario per garantire continuità. Passerò il testimone, soddisfatto del lavoro di questi 24 mesi e orgoglioso dei risultati ottenuti dal Team Digitale). Abbiamo ancora 45 giorni di lavoro cruciali”.

Subito sui social ci sono stati reazioni e commenti di addetti ai lavori ai tweet del manager di Amazon.

Non è stata una novità il siluramento dolce di Piacentini. Troppo renziano per molti esponenti della maggioranza di governo giallo-verde.

I SEGNALI DI DISPONIBILITA’

Eppure Piacentini aveva lanciato segnali di disponibilità a restare in alcune interviste, per nulla critiche verso il nuovo esecutivo formato da Movimento 5 Stelle e Lega. Che fine farà il Team Digitale? “Siamo in scadenza il 15 settembre. Abbiamo delle proposte da sottoporre al nuovo governo – aveva detto il 22 maggio – tra cui anche quella del proseguimento del lavoro del Team e la sua estensione ad altre strutture pubbliche”.

GLI SBUFFI A 5 STELLE SU PIACENTINI

Nella Lega e nel Movimento 5 Stelle gli scetticismi su Piacentini e il Team Digitale sono sempre stati prevalenti sugli apprezzamenti. E non è una novità degli ultimi giorni. Alla fine del governo Renzi, i Pentastellati misero per iscritto una staffilata a Piacentini e al Team: “La costosa struttura del commissario straordinario non ha più ragione di esistere”. Di certo nell’entourage di Casaleggio, che sulle questioni digitali aspira ad avere una primazia politica, Piacentini non è ben visto, per usare un eufemismo, si mormora tra i parlamentari grillini.

SILURO NEL MILLEPROROGHE A PIACENTINI

Nel Milleproroghe, tra l’altro, gli addetti ai lavori hanno notato un siluro indiretto a Piacentini. E’ stata inserita una norma che prevede il compenso per il commissario al digitale, ossia per il ruolo ora appannaggio di Piacentini. Mentre il manager Amazon, che accettando l’incarico voluto da Renzi si è messo in aspettativa dal colosso dell’ecommerce, ha svolto gratuitamente il lavoro nel Team digitale. La norma era in effetti una sorta di preavviso di “sfratto” per Piacentini.

PIACENTINI NON TORNERA’ IN AMAZON

E così è stato. Cosa farà ora Piacentini? Di sicuro non rientrerà in Amazon. Anche perché, si dice tra gli addetti ai lavori, qualcuno paventava già potenziali conflitti di interessi per normative e regolamenti curati da Piacentini che saranno applicati per lavori, gare e bandi della Pubblica amministrazione in cui Amazon parteciperà.

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