“Quando mi insultano qua con account anonimi… potrei trovarli, però non lo faccio…”. Smargiassata di chi si vanta pubblicamente di avere le chiavi di X, oppure fredda realtà? E’ la frase pronunciata da Andrea Stroppa, referente italiano di Elon Musk che, come il numero 1 del Doge, ha ormai iniziato a organizzare le sue interviste sul social un tempo contrassegnato dalla silhouette dell’uccellino blu. Oggi, è noto, nel portafogli proprio di Musk.
COSA HA DETTO STROPPA SUI TROLL CHE LO INSULTANO
La boutade in questione, quasi un avvertimento ai naviganti, è stata scandita mentre Stroppa rispondeva alle domande di Nicola Porro. Il giornalista, in particolare, gli aveva appena chiesto se fosse azionista di X e la risposta lascia intendere che, in quanto tale, l’uomo di fiducia di Musk che ha varcato più e più volte la soglia di Palazzo Chigi (non solo in compagnia di Elon, ma anche del fratello Kimbal che se la gira sempre vestito da cowboy) avrebbe accesso non solo alle sedi istituzionali italiane ma anche alle stanze più segrete della macchina statunitense.
Impossibile comprendere dalla classica tonalità monocorde di Stroppa, che da Elon Musk ha anche appreso senza alcun dubbio l’arte di rilasciare dichiarazioni enormi da far sparire nel tempo di un tweet (tutti ricordano il suo cinguettio festante sul saluto romano del numero 1 di Tesla e SpaceX, immediatamente cancellato) forse solo con la finalità di fare impazzire giornalisti e commentatori, se stesse scherzando o meno. Ma, laddove fosse uno scherzo, è davvero difficile comprendere qual è il momento in cui si ride, dato che implicherebbe che su X non esiste privacy di alcun tipo. Il solo che ride, appunto, è Stroppa, che pronuncia quell’inciso (si parlava di tutt’altro) proprio come se volesse lanciare un avvertimento ai propri detrattori.
Non sappiamo se sia giunto a destinazione. Senz’altro non ha creato l’allarme che ci si sarebbe atteso (ma la politica italiana, si sa, alla situazione contingente preferisce avvitarsi su manifesti redatti nel 1941). Solo alcuni iscritti di X – dopo che Claudia Giulia Ferrauto per prima su X ha colto la gravità della dichiarazione di Stroppa, lanciando la notizia, appellandosi al Garante italiano ed europeo della Privacy e ponendo fin da subito le domande fondamentali: “Se può accedere così facilmente alle identità potrà leggere anche i DM (mi sembra il minimo) Era una boutade? Diceva sul serio? Era una minaccia per tutti? Scherzava ma non ha riso nessuno? Il tono in ogni caso era serio” – hanno raccolto e rilanciato con stupore le parole del referente italiano di SpaceX, di cui tanto peraltro si è parlato anche nei palazzi del potere romani per via di Starlink e dei rischi, paventati da alcuni, di orecchie esterne che potrebbero essere all’ascolto laddove il governo italiano affidasse la commessa alla società privata statunitense.
Faccio presente al @GPDP_IT
Che in questo Spaces Stroppa, parlando dei troll che lo commentano su X, raccontava come essendo lui azionista di X potrebbe accedere alle identità di quegli account
È ok?@StefanoPutinati @carlopiana @guidoscorza
Minuto 32https://t.co/1uhvdPbgJS
— Claudia Giulia (@ClaudiaGiuIia) March 23, 2025
E ora l’uscita di Stroppa certo non riuscirà a rasserenare il dibattito nemmeno su quel fronte. Con riferimento a questo versante del tutto inedito, invece, il post di una giornalista che segue il settore indirizzato al Garante della Privacy, sempre attento e solerte nel valutare le minacce più hi-tech, potrebbe aver contribuito ad accendere un primo faro sulla questione. Certo, boutade o meno, ci saremmo attesi che le parole di Stroppa godessero di maggiore eco, data la gravità delle stesse.