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Texas Instruments e Asm trascinano giù i chip di Stmicroelectronics

Texas Instruments e Asm International, due importanti aziende nel settore dei semiconduttori, hanno deluso le aspettative del mercato. E trascinano in basso il titolo di Stmicroelectronics, che domani diffonderà i risultati del secondo trimestre. Numeri e dettagli.

Le azioni di Texas Instruments, una delle più importanti aziende di semiconduttori al mondo, sono calate di quasi il 12 per cento oggi nel premarket a seguito delle previsioni sugli utili nel terzo trimestre del 2025, giudicate deludenti. Similmente, la società olandese Asm International, che realizza macchinari per la manifattura di microchip, ha riportato risultati al di sotto le aspettative nel secondo trimestre dell’anno. Le difficoltà, strettamente connesse, delle due aziende hanno finito per trascinare in basso anche il titolo del gruppo italo-francese Stmicroelectronics, il cui titolo ha perso il 2,5 per cento, a 27,2 euro.

LA CRISI DEI SEMICONDUTTORI, TRA ASM, ASML E TEXAS INSTRUMENTS

Le previsioni fiacche di Texas Instruments per il terzo trimestre dell’anno sono legate al rallentamento della domanda di chip analogici, in particolare, causata a sua volta dai dazi imposti dagli Stati Uniti. I produttori di microchip (in gergo chipmakers) come Texas Instruments non sono toccati direttamente dalle tariffe, ma queste rischiano comunque di far salire le loro spese operative perché faranno crescere i costi di approvvigionamento dei macchinari.

E infatti Asm International, che produce apparecchi di chipmaking, ha ricevuto pochi ordini – meno di quanto il mercato si aspettava, cioè – nel secondo trimestre del 2025: in questo periodo gli ordini sono valsi 702,5 milioni di euro, molto meno degli 843 milioni stimati dagli osservatori. La situazione, pare, non migliorerà granché nel terzo trimestre: la società si aspetta ordini per 830 milioni circa. Al di là del segmento dell’intelligenza artificiale, quello tecnologicamente più avanzata, la domanda di microchip è stagnante.

La scorsa settimana Asml, la più importante azienda al mondo di macchinari avanzati per la manifattura di semiconduttori, ha avvisato che potrebbe non registrare una crescita nel 2026 a causa proprio del calo delle richieste per i suoi dispositivi.

CHE SUCCEDE A STMICROELECTRONICS

Per via del contesto e a seguito delle notizie su Texas Instruments e Asm International, Banca Akros ha confermato la sua “visione conservativa” su Stmicroelectronics, che pubblicherà domani – 24 luglio – i risultati del secondo trimestre del 2025.

“I segnali di ripresa ciclica sulla parte industriale iniziano ad essere piuttosto incoraggianti”, scrive Banca Akros in una nota, “ma il comparto auto [che vale circa la metà del fatturato di Stmicroelectronics, ndr] resta un’area di downside“.

L’istituto si attende che Stmicroelectronics riporti, nel secondo trimestre dell’anno, ricavi per 2,7 miliardi di dollari (-14,4 per cento su base annua), Ebitda per 535 milioni (-34,4 per cento), utile netto per 90 milioni (-74,6 per cento) e un indebitamento finanziario netto per 2,5 miliardi (in miglioramento rispetto ai 3,1 miliardi del secondo trimestre del 2024).

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