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Spid per accedere ai social è davvero una buona idea?

Social

La campagna di Etica Digitale, PeaceLink e LeAlternative sulla regolamentazione dei social. L’intervento di Giordano Alborghetti

 

Questo febbraio, Etica Digitale insieme ad associazioni dei diritti e delle libertà digitali ha dato vita alla campagna mediatica #SocialSìCretiniNo.

La campagna nasce in risposta alla reazione che politici come Zampa (Pd), Cangini (FI), Pisano (M5S) e Marattin (IV) hanno avuto quando si è trattato di rendere la rete un posto più sicuro (l’ultimo caso quello della bambina di dieci anni di Palermo, la cui morte è stata attribuita da più fonti alla partecipazione a una challenge su TikTok).

SPID COME STRUMENTO DI AUTENTICAZIONE SUI SOCIAL

Al contrario di educare all’utilizzo etico della rete e analizzare con occhio critico gli strumenti che ci circondano, #SocialSìCretiniNo sottolinea come l’unica soluzione proposta sia sempre quella di monitorare e spaventare. Da qualche mese ha infatti preso piede – grazie a queste personalità – l’idea di usare lo Spid come strumento di autenticazione sui social, per evitare che tragedie come quella di Palermo possano ripetersi. Tuttavia, spiega la campagna, basterebbe un po’ di raziocinio e di sguardo alla storia degli ultimi anni per rendersi conto che questa è soltanto un’astrusa complicazione dal punto di vista legislativo, applicativo ed etico, facilmente aggirabile (per esempio con una VPN) nonché fortemente limitata a una sola area della rete – i social commerciali.

LA CAMPAGNA SOCIAL SÌ CRETINI NO

Con un fumetto divertente in pixel art e un articolo approfondimento disponibili sul sito socialsicretini.net, la campagna illustra su più livelli di comunicazione l’inefficienza di simili approcci, suggerendo al tempo stesso metodi costruttivi dai quali partire: istruzione, sostegno economico e generale riconoscimento verso chi si occupa di questi temi, e responsabilizzazione da parte dello Stato. Tra i partecipanti troviamo le associazioni PeaceLink, e il rinomato sito di alternative digitali LeAlternative.

COS’È ETICIA DIGITALE

Etica Digitale è un gruppo volontario indipendente di ragazze e ragazzi con l’intento di riportare la persona e i diritti al centro del dibattito tecnologico.

LE ALTRE ASSOCIAZIONI COINVOLTE

PeaceLink è un’associazione di volontariato dell’informazione. Promuove dal 1991 la cultura della solidarietà e dei diritti umani, l’educazione alla pace, la cooperazione internazionale, il ripudio del razzismo e delle mafie, la difesa dell’ambiente e della legalità. LeAlternative è un progetto di divulgazione indipendente con l’obiettivo di illustrare le alternative etiche a molti dei prodotti digitali mainstream.

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