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Starship Spacex

SpaceX pronta al lancio dell’astronave Starship a gennaio 2022

Starship tenterà primo il volo orbitale a inizio del 2022. Ecco i piani di Elon Musk, fondatore e ceo della società aerospaziale SpaceX

 

Starship, l’astronave di SpaceX è pronta a decollare a gennaio 2022.

Il fondatore e ceo di Spacex, Elon Musk, ha annunciato ieri che il mega-razzo Starship, selezionato dalla Nasa per il ritorno degli americani sulla Luna, tenterà il suo primo volo orbitale all’inizio del prossimo anno.

“Speriamo di finalizzare il primo volo orbitale a gennaio”, ha detto Musk durante un discorso agli studi della National Academy of Sciences.

SpaceX sta sviluppando questo ambizioso sistema di trasporto per portare persone e carichi utili sulla Luna, su Marte e in altre destinazioni lontane.

Nel frattempo, a inizio settimana la Nasa ha posticipato di nuovo il programma Artemis che mira a stabilire una presenza su e intorno alla Luna entro la fine del decennio. Il ritorno degli esseri umani sul satellite della Terra “non avverrà prima del 2026”.

Tuttavia, la tabella di marcia di SpaceX dipende anche dai test e dall’approvazione normativa. La Federal Aviation Administration (Faa) degli Stati Uniti sta conducendo infatti una valutazione ambientale delle attività di lancio orbitale presso la struttura Starbase dell’azienda di Musk nel sud del Texas.

Tutti i dettagli.

IL PRIMO VOLO ORBITALE DI STARSHIP DI SPACEX

Il prossimo passo importante dell’azienda nel testare Starship è il lancio in orbita.

“Ci sono molti rischi associati a questo primo lancio, quindi non direi che avrà sicuramente successo, ma penso che faremo molti progressi”, ha precisato Musk.

Starship ha già effettuato diversi voli suborbitali. Dopo diversi test che si sono conclusi con impressionanti esplosioni, lo scorso maggio SpaceX è finalmente riuscita a far atterrare un prototipo della navicella spaziale, progettata per essere riutilizzabile.

RAZZO COMPLETAMENTE RIUTILIZZABILE

Starship è composta da due elementi, entrambi progettati per essere completamente riutilizzabili: un enorme booster di primo stadio noto come Super Heavy e un’astronave alta 50 metri chiamata Starship.

I razzi Falcon 9 di SpaceX sono parzialmente riutilizzabili. L’azienda può regolarmente atterrare e rilanciare i booster ma non la parte superiore, o stadio, del razzo.

LA TABELLA DI MARCIA

SpaceX mira a lanciare fino a una dozzina di voli di prova di Starship l’anno prossimo.

Secondo Musk il “programma di volo di prova” sarà completato nel 2022 per passare al lancio di “carichi reali nel 2023”.

QUESTIONE DI SOLDI

Sebbene SpaceX abbia un contratto da 2,9 miliardi di dollari con la Nasa per sviluppare Starship per portare gli astronauti sulla superficie lunare, Musk ha affermato che la società “non sta assumendo alcuna collaborazione internazionale” o finanziamenti esterni per il programma.

“Il progetto [Starship] è stato finanziato internamente almeno al 90% finora”, ha precisato Musk.

Negli ultimi anni SpaceX ha raccolto miliardi di finanziamenti, sia per finanziare Starship che per il suo progetto Starlink per l’Internet satellitare, con una valutazione della società che ha recentemente raggiunto i 100 miliardi di dollari, ricorda Cnbc.

LA CAUSA INTENTATA DA BLUE ORIGIN DI JEFF BEZOS

Ma non è filato tutto liscio finora.

Lo scorso aprile la Nasa ha selezionato la navicella spaziale Starship di SpaceX, per far atterrare gli astronauti del programma Artemis sulla Luna.

Con un contratto per il “sistema di atterraggio umano” da 2,9 miliardi di dollari, SpaceX ha battuto Blue Origin, la società aerospaziale di Jeff Bezos, che aveva formato quella che chiamava una “squadra nazionale” collaborando con i giganti aerospaziali Lockheed Martin, Northrop Grumman e Draper.

Tuttavia, il 30 aprile la Nasa ha comunicato a SpaceX di sospendere il lavoro in base al contratto per il “sistema di atterraggio umano” fino a quando il Government Accountability Office non risolve tutti i contenziosi in sospeso relativi a questo appalto”. Blue Origin aveva intentato infatti una causa per protestare contro la decisione della Nasa di scegliere SpaceX.

Il 4 novembre un giudice federale ha respinto la causa della società spaziale Blue Origin. E l’amministratore della Nasa Bill Nelson ha citato i ritardi dovuti alle controversie legali come una delle ragioni principali per estendere la data prevista del programma Artemis.

I CLIENTI

Infine, oltre alla Nasa, SpaceX ha già alcuni clienti per Starship, come ricorda Space.com. Ad esempio, il miliardario giapponese Yusaku Maezawa ha prenotato il veicolo per un volo intorno alla luna, con un decollo previsto per il 2023. E Yusaku Maezawa è alla ricerca di 8 persone con cui viaggiare a bordo di Starship.

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