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Dazn

Sky e Dazn, tutte le pallonate fra Tim, Open Fiber e Fastweb

Tim appoggia Dazn nella partita dei diritti della Serie A di calcio: fino a 340 milioni per fare la guerra a Sky (che ha stretto alleanze con Open Fiber e Fastweb). Tutti i dettagli

 

Anche Tim scende in campo nella partita dei diritti della Seria A. Meglio è in panchina, con Dazn che veste la maglia dell’attaccante. La società di telecomumicazioni, guidata dal Luigi Gubitosi affianca Dazn nella gara indetta dalla Lega Calcio per l’assegnazione dei diritti Tv.

Una mossa di contro attacco a Sky che, grazie anche ad Open Fiber e Fastweb, ha deciso di debuttare nel mercato della banda ultra larga. Tutti i dettagli.

LA GARA DEI DIRITTI TV

Partiamo dal principio. Sky e Dazn in queste settimane si danno battaglia per ottenere i diritti per la trasmissione delle partite della Serie A di calcio per il triennio 2021-2024.

Dazn sembra essere, al momento, la favorita, con un’offerta superiore (840 milioni all’anno) a quella di Sky, titolare dei diritti, almeno parzialmente, negli ultimi 18 anni.

TIM AFFIANCA DAZN

Le due pay tv, però, non sono le uniche protagoniste in questa gara. Dazn può contare su un nuovo alleato: Tim. La società guidata da Gubitosi, ha ufficializzato l’accordo con Dazn.

Con “l’aggiudicazione a Dazn della gara”, Tim “si qualificherebbe come operatore di telefonia e Pay Tv di riferimento, nonché per la partnership tecnologica”, si legge in una nota del gruppo telefonico.

COSA FARA’ TIM

In pratica, Tim potrebbe avere l’esclusiva dell’app Dazn su TimVision, come anticipato dal Sole 24 Ore, e in più metterà a disposizione la propria banda per la trasmissione, come partner tecnologico.

IL SOSTEGNO ECONOMICO

E non solo. Secondo quanto rivela una lettera, datata 8 febbraio, e visionata da Bloomberg, Tim appoggerebbe Dazn anche economicamente. Con 340 milioni di euro l’anno per la precisione, riporta Il Sole 24 Ore.

Dazn, in una lettera inviata alla Lega Serie A, rassicurava “che non vi sono ragioni per cui la Lega Serie A possa nutrire alcun dubbio di sorta circa l’affidabilità finanziaria di Dazn”, che è anche da “un partner che è un leader dal punto di vista tecnologico che, senza dubbio fornirà a Dazn ulteriore supporto (anche sotto il profilo finanziario)”.

Il partner, Tim quindi, “si è impegnato al pagamento di un minimo garantito annuale pari in media a più del 40% del corrispettivo annuale” con pagamenti “in sei rate annuali”.

CHE COSA HA SCRITTO IL SOLE 24 ORE

Ha scritto il Sole 24 Ore: “Poiché Dazn ha offerto 840 milioni a stagione, vorrebbe dire che Telecom dovrebbe mettere sul piatto almeno una cifra dell’ordine di 340 milioni ogni anno. Ci vorrebbero nel complesso almeno 3,5 milioni di abbonati a 20 euro al mese per compensare solo il costo dei diritti”.

LA RICOSTRUZIONE DI REPUBBLICA

Quella di Tim è una contromossa a Sky? Probabilmente. “E Sky, la principale concorrente di Dazn per l’assegnazione dei diritti, di cui è sempre stata titolare almeno parzialmente negli ultimi 18 anni, è da alcuni mesi entrata pesantemente in partita nel campo delle telecomunicazioni, con una propria rete, Sky WiFi, un servizio di ultra broadband (ossia la banda larga) che viaggia su fibra, grazie a Open Fiber e Fastweb. Invadendo nei fatti il mercato di Tim. Che adesso “attacca” il principale mercato di Sky, quello dei diritti tv, attraverso il quale per la tv satellitare sarebbe stato più semplice distribuire la propria rete ultra veloce”, scrive Repubblica.

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