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Samsung Frode

Samsung, incriminati i vertici. Tutti i guai del colosso sudcoreano

Samsung non avrà, nuovamente, una leadership e la cosa potrebbe avere conseguenze pesanti su azienda, consumatori e per l’economia della Corea del Sud   Lee Jae-yong, il vice presidente di Samsung Electronics, erede della famiglia fondatrice e colui che ora era responsabile delle sorti dell’azienda (il Presidente, suo padre per problemi di salute non è…

Samsung non avrà, nuovamente, una leadership e la cosa potrebbe avere conseguenze pesanti su azienda, consumatori e per l’economia della Corea del Sud

 

Lee Jae-yong, il vice presidente di Samsung Electronics, erede della famiglia fondatrice e colui che ora era responsabile delle sorti dell’azienda (il Presidente, suo padre per problemi di salute non è in grado di guidare il gruppo), sarà incriminato per i reati di corruzione, frode e altre tipologie. È questa la conclusione delle indagini delle autorità sudcoreane i merito al complesso scandalo su corruzione e influenza politica, che ha portato anche al coinvolgimento della presidente della Repubblica Park Geun-hye, che ora è sotto procedura di impeachment.

La situazione avrà non poche ripercussioni sull’azienda, a livello di immagine e (probabilmente) anche di prodotti. Samsung ha già pagato in passato, infatti, la mancanza di leadership e il provvedimento contro Lee Jae-yong potrebbe avere nuovi effetti anche sulla fabbrica e, dunque, sui consumatori. Ma partiamo dall’inizio.

Le accuse contro Lee Jae-yong

Lee Jae-Yong, nipote del fondatore del Gruppo, è sospettato di aver approvato delle tangenti a Choi Soon-Si, braccio destro della presidente della Corea del Sud, al fine di assicurarsi la fusione tra due unità della Samsung, operazione necessaria per il trasferimento del potere tra la seconda e la terza generazione della famiglia. In particolare, il colosso tecnologico avrebbe versato almeno 18 milioni di dollari a una società basata in Germania e riconducibile a Choi.

La fusione delle due unità della casa sudcoreana, dunque, avrebbero garantito il passaggio di una quota azionaria di peso di Samsung Electronics dal presidente e padre Lee Kun-hee al figlio Jae-yong, che avrebbe preso il comando dell’azienda.

Non solo il vicepresidente di Samsung

Ad essere incriminati, nell’ambito dell’indagine, come ha spiegato il portavoce dell’Ufficio della procura, Lee Kyu Chul, saranno l’ex ministro della Cultura Cho Yoonsun e l’ex capo di Gabinetto di Park, Kim Ki-choon, per l’ostracismo verso migliaia di artisti colpevoli di essersi dichiarati lontani dalle posizioni presidenziali.

In merito alla situazione della Presidente Park, invece, la Corte costituzionale starebbe ancora valutando i profili giuridici dell’impeachment. Un responso potrebbe arrivare a breve, entro il 13 marzo, come scrivono i media di Seul.

Quali conseguenze per Samsung

Ora che le autorità sudcoreane hanno confermato le accuse, le conseguenze per Samsung non saranno certo poche. Samsung, infatti, si trova ad affrontare una seconda crisi nel giro di pochissimi mesi e questo potrebbe avere ripercussioni su azienda, prodotti e consumatori.

Ricordiamo che sono più di due anni che  Lee Kun-Hee, patriarca e Presidente della Casa coreana, non è al comando dell’azienda per problemi di salute. Il figlio Jay Y. Lee è succeduto al padre pochi mesi fa, dopo il ritiro del Galaxy Note 7.
E infatti, il problema batteria del dispositivo appena citato era solo la punta di un iceberg di diversi problemi, che ora potrebbero nuovamente tornare: per provare a salvare l’immagine e a conquistare il podio delle vendite, scalzando Apple dalla prima posizione, la casa sudcoreana potrebbe fare, nuovamente, gli errori del passato. Potrebbe accelerare la produzione, anticipare i lanci (a discapito della qualità dei prodotti) e dunque fare peggio (molto peggio) di quanto fatto fino ad ora. E a pagare potrebbero essere anche i consumatori (proprio come è stato nel caso del Galaxy Note 7).

I problemi del Galaxy Note 7

samsung-galaxy-note-7Sì, è stata proprio la fretta e la voglia di vittoria la cattiva consigliera di Samsung (proprio quella voglia che potrebbe tornare ora tra i vertici dell’azienda che si trovano ad affrontare l’ennesima crisi). Poche cose, infatti, possono motivare i dipendenti Samsung come la possibilità di sfruttare le debolezze di Apple Inc. All’inizio del 2016, i manager dell’azienda coreana hanno compreso che il nuovo iPhone non avrebbe avuto delle caratteristiche che ne avrebbero fatto un dispositivo innovativo: Samsung poteva fare il suo salto in avanti, poteva mettere a tacere tutte le voce che la definiscono un imitatore della Mela Morsicata. E allora i vertici di Samsung Electronics Co. hanno deciso di accelerare il lancio del nuovo smartphone. Il Note 7 avrebbe avuto uno schermo ad alta risoluzione e una batteria più potente, se fosse stato immesso sul mercato prima del nuovo dispositivo Apple avrebbe sicuramente sbaragliato la concorrenza e stupito i consumatori. I fornitori sono stati costretti a rispettare scadenze più brevi, nonostante le nuove caratteristiche dei componenti. Ma i piani sono saltati, il Samsung Galaxy Note 7 non era pronto per il mercato e le batterie che esplodevano ne sono state un esempio.

La mancanza di leadership

Il lancio anticipato, a discapito della batteria, e il passo falso fatto nella comunicazione al momento del problema Galaxy Note 7, ha costretto Samsung a fare un esame di coscienza. Il team mancava di una leadership: Lee Kun-Hee, patriarca e Presidente di Samsung, non era al comando da più di due anni e il figlio Jay Y. Lee, l’erede apparente, ma non aveva preso ancora il posto del padre, perchè Lee era ancora vivo (e nella cultura coreana non sarebbe giusto).

Risultato? Nessuno sembrava avere il tipo di autorità che, per esempio, Tim Cook esercita alla Apple ad assumersi la responsabilità e a trovare e promettere soluzioni.

L’arresto di Lee Jae-yong, dunque, farà crollare nuovamente Samsung, che mancherà di leadership e che dovrà comunque prendere difficili soluzioni nei mesi a venire?

Le conseguenze dell’incriminazione di Lee Jae-yong: per la Corea del Sud

SamsungI problemi del colosso tecnologico si faranno sentire anche sull’economia della Corea: l’azienda è la più grande del Paese e contribuisce alla ricchezza nazionale.

Se Lee venisse arrestato, sarà danneggiata la reputazione di Samsung, così come l’economia della Corea del Sud in generale”, ha detto Park Sang-in, professore di economia presso la Graduate School of Public Administration dell’Università nazionale di Seul. “Samsung rappresenta l’economia del paese”.

Samsung: attesa per il Galaxy S8

Quel che è certo è che i problemi della batteria del Galaxy Note 7 hanno rallentato i lavori per la produzione del nuovo telefono intelligenet top di gamma, il Samsung Galaxy S8. Solitamente la casa sudcoreana presenta i suoi nuovi dispositivi “S” al Mobile World Congress di Barcellona, ma quest’anno ha deciso di prendersi tempo.

Il nuovo modello di punta rappresenta un prodotto molto importante per l’azienda dopo il fallimento del Note 7, il peggior flop della storia non è dunque difficile capire il motivo di questo posticipo. Il colosso tecnologico, comunque, prevede di lanciare  il suo nuovo Galaxy S8 a un evento che si terrà il prossimo 29 marzo,  con uscita sul mercato prevista da inizio aprile.

Come sarà l’S8? Mancano i pulsanti fisici, a favore di pulsanti di comando virtuale, come l’home button, integrati nella parte inferiore del display SAMOLED. Schermo da 5,8 pollici (S8) e di 6,2 pollici (S8 Plus), risoluzione QHD (il doppio del Full HD) Doppia fotocamera principale, da 12MP, e fotocamera frontale da 8MP. Processore Snapdragon 835.

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