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L’Australia prova ad affondare Samsung, ecco come

Che cosa la Commissione australiana per la concorrenza e i consumatori contesta a Samsung sull'impermeabilità dei suoi smartphone

Telefoni Samsung utilizzati in mare e in piscina. Nella pubblicità. Nei fatti, la realtà è ben lontana. Almeno secondo le accuse mosse dalla Commissione australiana per la concorrenza e i consumatori (Accc) che ha portato la società di tecnologia sudcoreana davanti alla Corte Federale. Andiamo per gradi.

LA PUBBLICITA’ SAMSUNG

Samsung, nella sua pubblicità, ha mostrato che i suoi telefoni Galaxy possono essere immersi nell’acqua per 30 minuti a una profondità di 1,5 metri. Nella pubblicità, l’azienda sudcoreana ha anche fatto credere ai possibili acquirenti che i suoi telefoni avrebbero continuato a funzionare nonostante fossero stati esposti a tutti i tipi di acqua.

LA POSIZIONE DI ACCC

Tutte bugie, però, sostiene la Commissione australiana per la concorrenza e i consumatori. I telefoni non sono così resistenti.

QUELLO CHE SCRIVE SAMSUNG

Ed in effetti, in piccoli caratteri, sul sito Web di Samsung, la società rivela che i suoi telefoni Galaxy S10 (venduti per 1.199 dollari e oltre) sono stati testati solo in condizioni di “acqua dolce”. Samsung aggiunge che lo smartphone è “non consigliato per l’uso in spiaggia o in piscina”, e “i danni causati da acqua o polvere non sono coperti da garanzia”.

300 ANNUNCI PUBBLICITARI CHE DICONO “IL FALSO”

La Commissione australiana, per dimostrare le sue tesi, si baserà su più di 300 annunci pubblicitari – su TV, social media, online, cartelloni e brochure – di Samsung, in cui venivano mostrate le capacità resistenti all’acqua dei telefoni in ambienti tipicamente salati. Ma Samsung non aveva, secondo il regolatore, i presupposti per tale affermazioni.

“Samsung stessa ha riconosciuto che la resistenza all’acqua è un fattore importante che influenza le decisioni dei consumatori australiani quando scelgono quale cellulare acquistare”, ha affermato Rod Sims, presidente di ACCC. Ma propri gli annunci pubblicitari della società “negavano ai consumatori una scelta informata e conferivano a Samsung un vantaggio concorrenziale sleale”.

COSA HA DETTO SAMSUNG

Il gruppo nega le accuse della Commissione australiana per la concorrenza e i consumatori. Samsung continua a sostenere il marketing e la pubblicità in cui si parla della resistenza all’acqua dei suoi smartphone”, si legge nella nota: “Siamo inoltre fiduciosi di fornire ai clienti rimedi gratuiti ai loro problemi, in modo coerente con gli obblighi di Samsung, derivanti dalla garanzia del produttore e dalla legge australiana sui consumatori”.

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