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Radar Rheinmetall

Rheinmetall, tutto sul nuovo Radar per la difesa Shorad e V-shorad

Pronto il radar Ammr, l'ultimo sistema radar di Rheinmetall Italia per la difesa aerea a corto e cortissimo raggio. Ecco i dettagli

Nella sua sede di Roma, Rheinmetall Italia ha praticamente ultimato lo sviluppo del radar AESA Multi-Mission (Ammr) per i sistema di difesa aerea a corto e cortissimo raggio.

Rispetto ai radar del passato, si tratta di un radar fisso che effettua una scansione elettronica dello spazio, osserva il bersaglio puntando il fascio nelle varie direzioni secondo una strategia di scansione in grado di adattarsi dinamicamente ai continui cambiamenti della situazione aerea circostante.

Il sistema risponde alle minacce aeree attuali ed emergenti a corto e brevissimo raggio altamente impegnative: il nuovo radar rileva ed elabora con successo veicoli aerei mini e micro senza pilota; razzi, artiglieria e mortai in arrivo impegnati in attacchi ad alto angolo; così come armi aeree/di superficie e missili da crociera.

Finanziato inizialmente con i fondi della Legge 808 del Mise, il radar di Rheinmetall è un prodotto a cui lo stato italiano ha contribuito ad avviare il progetto, ora pronto per la produzione in serie.

E il prossimo mese l’azienda avrà modo di dimostrarne le capacità all’Esercito italiano in occasione della call “Counter Uas on the move” presso il poligono di Nettuno. L’Esercito italiano ha l’esigenza di contrastare i droni attraverso sistemi di difesa a corto raggio in movimento. In quest’occasione l’azienda punta a dimostrare la capacità del radar di lavorare sia in configurazione fissa sia in movimento, installato su piattaforme mobili come veicoli gommati, cingolati…

Tutti i dettagli.

LE CARATTERISTICHE

Il radar multi-missione Aesa di Rheinmetall Italia è un radar modulare all’avanguardia che offre prestazioni superiori e facilità d’uso, nonché l’integrazione in un’ampia gamma di piattaforme. Può tracciare e classificare più minacce contemporaneamente.

Per classificazione si intende la capacità del radar di determinare la classifica del bersaglio che può essere aereo, drone, elicottero o missile o mortaio e così via. La capacità di classificare i bersagli è compiuta dal radar in maniera del tutto automatica, grazie a degli algoritmi implementati nel radar di intelligenza artificiale, opportunamente alimentati dai dati cinematici (velocità, direzione etc…) e dimensionali del target rilevati dal radar stesso. Grazie a queste informazioni, il radar è in grado di massimizzare la probabilità di abbattimento del bersaglio da parte del resto della catena. A seconda che sia un aereo, un elicottero o un drone, il posto comando e il cannone riescono a loro volta ad applicare degli algoritmi che massimizzano l’abbattimento.

Ammr è progettato per funzionare in modalità stazionaria o in movimento, anche in condizioni ambientali e di disturbo estenuanti. Inoltre, è dotato di contromisure elettroniche all’avanguardia. Il radar è completamente definito via software, con una configurazione in grado di adattarsi allo specifico scenario operativo. Può essere facilmente aggiornato in futuro per tenere il passo con l’evoluzione degli scenari di minaccia.

Il fatto che sia multimissione si esplica nella capacità di questo radar di performare diverse task contemporaneamente: mentre effettua la ricerca dei bersagli aerei fino a 35km, allo stesso tempo può dedicare dell’energia elettromagnetica contro alcuni bersagli ritenuti minacciosi dagli algoritmi implementati all’interno del radar basati su IA che migliorano ulteriormente le prestazioni del radar nei confronti di questi bersagli.

L’OBIETTIVO

Il radar è particolarmente efficace anche contro le minacce asimmetriche rappresentate da droni e mortai, centrali nel contesto geopolitico degli attuali conflitti in corso, dall’Ucraina fino al Medio Oriente. Mortai e droni possono essere acquistati da chiunque, trasportati con facilità (non necessitano di infrastrutture logistiche degne di un esercito o aviazione) e possono essere sparati o fatti decollare da qualsiasi postazione.

Proprio con i mortai, Rheinmetall ha realizzato una campagna di test in cui l’azienda ha lanciato diversi mortai e il radar ha risposto con una percentuale di detezione del 100%. Sebbene il radar sia completamente unmanned, così come anche il cannone, nel posto comando ci sono degli operatori. Laddove il mortaio puntasse al posto comando, l’efficacia del sistema di difesa in primis va nella direzione della salvaguardia e della salute degli operatori.

A seguito di una comparazione con diversi competitor (tedeschi e israeliani), per questo tipo di applicazione il radar non ha eguali in ottica di prestazioni e costi secondo l’azienda guidata da Alessandro Ercolani.

L’AUSTRIA TRA I PRIMI CLIENTI

Come initial rate, Rheinmetall ha venduto 7 radar in un contratto con l’Austria e ha già messo a segno altre vendite in Europa e Medio Oriente. Numeri che coincidono con la produzione di serie e la commercializzazione.

RISPONDERE ALLE RICHIESTE DEGLI ESERCITI NATO

Infine, l’importanza delle prestazioni in movimento è cruciale per rispondere alle esigenze rispetto agli scenari attuali degli eserciti Nato che richiedono sempre più mobilità delle operazioni. Non esiste più nel concetto attuale soltanto la postazione di difesa, bensì un convoglio che si sposta e va seguito.

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