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Tutto su RealSense, l’azienda di camere per i robot scorporata da Intel

RealSense, specializzata in camere per la visione artificiale, si stacca da Intel e riceve un finanziamento di 50 milioni di dollari. L'azienda è ben posizionata per cavalcare la crescita del mercato dei robot antropomorfi. Tutti i dettagli.

Intel, grande azienda statunitense di semiconduttori da tempo in crisi, ha completato lo scorporo di RealSense, azienda specializzata nella visione artificiale (o computer vision), una tecnologia di intelligenza artificiale che permette alle macchine di ricavare informazioni dagli input visivi ricevuti, come immagini e video.

RealSense – più nello specifico – realizza delle telecamere che consentono alle macchine di percepire il mondo in tre dimensioni, “vedendo” la profondità, in modo che possano interpretare meglio l’ambiente circostante e interagirvi in maniera più efficace. Visti i progressi nella robotica, la domanda di tecnologie di computer vision è in crescita.

Anche dopo lo scorporo da Intel, l’azienda manterrà la sua sede centrale negli Stati Uniti; i suoi processi manifatturieri, però, si concentrano in Asia, specialmente in Thailandia.

LE RAGIONI DELLO SCORPORO

L’amministratore delegato Nadav Orbach, in precedenza a capo dell’unità Innovazione di Intel, ha spiegato che lo scorporo di RealSense permetterà “di muoverci più velocemente e di innovare in modo più audace per adattarci alle dinamiche di mercato in rapida evoluzione, mentre guidiamo la carica nell’innovazione dell’intelligenza artificiale e nell’imminente rinascimento della robotica”.

La crisi di Intel è legata proprio all’incapacità di cavalcare l’onda dell’intelligenza artificiale, che invece ha fatto la fortuna di un’altra società di semiconduttori: Nvidia, che peraltro nei giorni scorsi ha raggiunto una capitalizzazione di mercato di oltre 4000 miliardi di dollari.

REALSENSE: NUOVO FINANZIAMENTO DA 50 MILIONI DI DOLLARI

Assieme allo scorporo da Intel, RealSense si è anche assicurata un finanziamento di 50 milioni di dollari: tra i suoi sostenitori principali compaiono Intel Capital (la divisione del gruppo Intel dedicata agli investimenti tecnologici, anch’essa in fase di scorporo) e MediaTek Innovation Fund (il fondo legato all’omonima società taiwanese di semiconduttori). I nuovi fondi verranno utilizzati per espandere le capacità manifatturiere e le attività internazionali, oltre a supportare la ricerca e lo sviluppo dei software di intelligenza artificiale e di camere di nuova generazione.

ROBOTICA E RICONOSCIMENTO FACCIALE

L’ultimo modello di camera sviluppato da RealSense, la D555, è in grado di trasmettere dati ed energia attraverso un singolo cavo e dispone di funzionalità integrate di intelligenza artificiale che permettono ai robot e ai sistemi di sicurezza di “comprendere” l’ambiente circostante più rapidamente. L’azienda spiega che le sue camere per la profondità visiva sono utilizzate nel 60 per cento dei robot mobili autonomi e di quelli umanoidi: tra i suoi clienti ci sono la società svizzera Anybiotics e la cinese Unitree Robotics.

Il mercato dei robot umanoidi, come gli Optimus di Tesla, valeva 2,4 miliardi di dollari nel 2023. Stando alle stime di Fortune Business Insights, riprese da Quartz, potrebbe arrivare a 66 miliardi entro il 2032. A detta di Elon Musk, l’amministratore delegato di Tesla, i robot Optimus “alla fine varranno più delle automobili e molto più dei sistemi di guida autonoma” dell’azienda. Secondo il capo di Nvidia, Jensen Huang, la robotica rappresenta la maggiore opportunità di crescita futura per la società.

Al di là della robotica, RealSense sta cercando di espandersi nel mercato dei sistemi di sicurezza che utilizzano il riconoscimento facciale.

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