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Quando sviluppare un videogioco costa miliardi. Il caso GTA VI

Mentre il mondo dei videogiochi licenzia, GTA VI può contare su di un budget di  alcuni miliardi. Un giro di soldi che ha già attratto diversi malintenzionati

Se c’è una lezione che il caso Cyberpunk 2077 insegna è che far debuttare un videogioco incompleto per poi correggerlo in corsa può costare tantissimo. Start Magazine ha fatto due conti e il totale speso dal publisher sfiora il mezzo miliardo di dollari, tra le cifre più ingenti mai messe sul piatto da una software house per un videogame. E poi c’è chi come Rockstar Games ne ha già usati più di 2 miliardi solo nel periodo di sviluppo, che sarebbe iniziato nell’ormai lontano 2014.

QUANTO COSTA GTA VI

GTA VI ha insomma tutte le carte in tavola per essere un titolo da record, indipendentemente da quanto incasserà una volta arrivato sugli scaffali, nel 2025. Basti pensare che il trailer è già diventato il video più visto su YouTube nelle prime 24 dalla pubblicazione totalizzando olte 100 milioni di views (a circa una settimana dal lancio, è arrivato oltre i 140 milioni). Ma è ancora più importante il fatto che finora nessun videogioco avesse mai potuto contare su un simile budget.

Sappiamo che le software house non amano parlare del costo di sviluppo e infatti la cifra di 2 miliardi non è mai stata ufficializzata. L’informazione è stata ricavata da alcuni messaggi privati che Arion Kurtaj, l’hacker dietro l’enorme fuga di informazioni e materiale di GTA 6 avvenuta lo scorso anno, aveva pubblicato su di una bacheca segreta, con il fine di vendere alcuni dei dati trafugati online.

QUANTO ERA COSTATO E QUANTO HA INCASSATO GTA V?

Non abbiamo perciò ulteriori informazioni utili a comprendere se la cifra possa riguardare il budget allocato, la cifra già spesa, solo i costi di sviluppo o anche le spese per il marketing, ma con ogni probabilità si tratta di una somma credibile, sia perché non è mai stata smentita né dallo studio di sviluppo né dal publisher, sia perché in linea con quanto incassato da GTA V, ormai al di sopra dei sette miliardi di dollari.

Una dozzina di anni fa (il gioco uscì nel 2013, ma lo sviluppo iniziò assai prima) il budget per GTA V fu già stellare per l’epoca: circa 265 milioni di dollari e il titolo fu in grado di piazzare più di 170 milioni di copie e di generare ricavi per 815 milioni di dollari in meno di 24 ore.

Una cifra che ha continuato a crescere nell’ultimo decennio grazie al supporto garantito alle modalità online, toccando e superando i sette miliardi di dollari. Tornando invece al budget ipotizzato per GTA VI, tale cifra come si anticipava oltre a non essere stata smentita è ritenuta plausibile dal momento che il materiale diffuso dall’hacker Arion Kurtaj si è rivelato afferente al titolo.

I DANNI DELL’HACKER

Già, ma chi è Kurtaj? Le sue azioni fecero rumore, se ne interessò persino l’FBI. Membro del gruppo di cyber-criminali conosciuto come Lapsus$, già responsabile di attacchi hacker a compagnie come Nvidia, Uber e Revoult, Kurtaj aveva contribuito al furto di materiale di GTA VI, comprendente video, immagini e build non definitive.

Il diciottenne aveva pure ricattato Rockstar Games chiedendo soldi in cambio del materiale trafugato: per questo motivo è stato prima incarcerato in attesa di giudizio e poi messo nuovamente in galera circa un anno fa, a settembre 2022, per aver violato i termini del rilascio su cauzione.

ANCHE IL JOKER DELLA FLORIDA CHIEDE SOLDI

E gli hacker non sono i soli criminali che la notorietà di GTA VI sta attirando. Lawrence Sullivan, detenuto che per via dei tatuaggi che gli ricoprono integralmente il volto si è guadagnato l’appellativo mediatico di Joker della Florida, ha chiesto 2 milioni di dollari a Rockstar Games sostenendo che nel trailer compaia un personaggio che lo raffiguri: «Avete preso le mie sembianze, avete preso la mia vita».

GTA VI include diverse scene di vita reale di Miami e dintorni tratte dai giornali, dai meme del Web e dai video diventati virali e in effetti il personaggio in questione, pur apparendo per pochi istanti, non fa mistero di ispirarsi al detenuto. Impossibile dire se Sullivan intenterà davvero la causa che sta minacciando, mentre possiamo già affermare che i suoi video sui social stanno contribuendo a pubblicizzare un videogioco su cui sviluppatori e publisher stanno scommettendo cifre mai spese prima nel settore.

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