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Cyberpunk 2077

Quando sviluppare un brutto videogioco costa enormemente di più di uno bello. Il caso Cyberpunk 2077

La genesi assai travagliata di Cyberpunk 2077, il cui svluppo è proseguito fino ai mesi scorsi nel tentativo di migliorare la resa finale del prodotto, è costata circa mezzo miliardo di dollari ricomprendendo pure i risarcimenti all'utenza inferocita

Non bisogna essere degli appassionati di videogiochi per conoscere Cyberpunk 2077, il titolo che tra il 2018 e il 2019 fece parlare di sé per la presenza nel gioco della versione digitale dell’attore hollywoodiano Keanu Reeves. Una presenza importante, che contribuiva in teoria ad amalgamare cinema e videogame, sull’onda del visionario Death Stranding in cui era apparso un altro artista, questa volta reso popolare dalle serie televisive: Norman Reedus. Ma soprattutto si parlò tantissimo di Cyberpunk 2077 perché, quando il gioco finalmente uscì, nel 2020, era davvero parecchio diverso rispetto alle premesse.

L’INCIAMPO CLAMOROSO DI CYBERPUNK 2077

Premesse che, nei vari trailer rilasciati dagli sviluppatori, erano a dir poco stellari, come appunto la stella del cinema ingaggiata per spingerne le vendite. Cyberpunk 2077 avrebbe dovuto trasportare i giocatori in un futuro distopico particolareggiato e credibile, invece in piena pandemia li catapultò nella versione virtuale dei lockdown che l’utenza era già costretta a sperimentare nel mondo reale, dato che la città creata dal team polacco era vuota, desolata e, soprattutto, piena di bug. Tanto che molti videogiocatori indispettiti iniziarono a soprannominare il titolo Cyberbug 2077, pubblicando sui social le rassegne degli errori più grossolani occorsi nelle sessioni di gioco.

LA CLASS ACTION DEGLI UTENTI

Ma i videogiocatori non si limitarono agli sfottò: si riunirono in una class action, decisi a chiedere i danni a CD Project RED perché il titolo era disastroso. Si trattava di una causa peraltro giuridicamente interessante, dato che avrebbe potuto sancire una sorta di “diritto alla delusione”, che in linea teorica non esiste e avrebbe potuto aprire a decine di casi simili, tutte le volte in cui un videogame ma pure un film non è in linea con le aspettative del pubblico.

Situazione sdrucciolevole e infatti gli avvocati dei consumatori se la giocarono sul piano della difformità tra quanto promesso, attraverso eventi, fiere e trailer e quanto effettivamente commercializzato. Avete presente la famosa dicitura: “l’immagine ha solo uno scopo puramente rappresentativo e potrebbe non rappresentare appieno le caratteristiche del prodotto”? La si trova su qualunque confezione o imballaggio perché vendere una cosa per un’altra dà titolo a una fondata richiesta di risarcimento.

LA CAUSA E LE SPESE PER AGGIUSTARE IL TIRO

Anche per questo, per uscire dalla causa, il team si è dovuto accordare con l’utenza inferocita, accettando di sborsare ben 1,85 milioni di dollari a titolo di risarcimento ed evitare condanne ben più pesanti.

E questa è solo l’ultima spesa che l’etichetta polacca ha dovuto sopportare. Spulciando infatti i risultati finanziari si scopre che solo lo sviluppo dell’espansione pubblicata al fine di migliorare la qualità finale dell’opera ha richiesto 63 milioni di dollari, più altri 21 milioni di dollari per il marketing, per  un totale di 84 milioni di dollari.

QUANTO È COSTATO CYBERPUNK 2077?

Ma non è finita, perché l’update 2.0 per rilanciare il titolo è costato 40 milioni di dollari. E poi ci sono i costi del titolo base, quello cioè che arrivò nei negozi nel 2020. Cyberpunk 2077 sarà stato anche bruttarello, ma è comunque costato circa 174 milioni di dollari per ciò che concerne la realizzazione, cui occorre sommare altri 142 milioni di dollari spesi in marketing,

Insomma, siamo oltre i 440 milioni di dollari, cifra che pone Cyberpunk 2077 tra i videogame più costosi di sempre, anche rispetto a veri e propri capolavori (qui avevamo indagato sui costi di Red Dead Redemption 2, The Last of Us Parte II e Starfield). Oggi la produzione polacca è di tutto rispetto e ha raggiunto quei livelli qualitativi che avrebbe dovuto presentare dal debutto. Un travaglio costato circa mezzo miliardo di dollari. Il caso Cyberpunk 2077, dunque, ci dice che distribuire un titolo brutto – ma sarebbe più onesto dire incompleto – per la fretta di passare all’incasso rischia di costare molto, molto caro ai producer.

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