Una classifica realizzata da Amnesty Internationl svela che Snapchat e Skype non adottano le protezioni minime in materia di privacy nei loro servizi di messaggistica istantanea
Sono Snapchat e Skype le app che meno di tutte tengono alla protezione della privacy: le applicazioni non adottano le protezioni minime in materia di privacy nei loro servizi di messaggistica istantanea, mettendo a rischio i diritti degli utenti. O almeno, è questo è quanto evidenziato da un rapporto pubblicato da Amnesty International, secondo cui sono molto più sicure le chat di Facebook e Apple.

“Chi pensa che i servizi di messaggistica istantanea siano privati si sbaglia di grosso le nostre comunicazioni sono sotto la costante minaccia della cyber-criminalità e dello spionaggio di Stato. Sono soprattutto i giovani, inclini a condividere fotografie e informazioni personali quelli più a rischio”, dice Sherif Elsayed-Ali, direttore del programma Tecnologia e diritti umani di Amnesty International.






