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Privacy, in arrivo una multa che solletica appena YouTube

Google pagherà fino a 200 milioni di dollari dopo aver violato - secondo l'accusa - la privacy dei minori attraverso la sua piattaforma video YouTube. Tutti i dettagli

 

Non altro che bruscolini. Google ha accettato di pagare una multa alla Federal Trade Commission (Ftc) per violazione delle leggi sulla privacy online dei minori tramite la sua piattaforma video YouTube.

Come riportato per primo da Politico, venerdì l’agenzia americana ha votato per risolvere l’indagine nei confronti di YouTube avviata un anno fa. I termini esatti dell’accordo non sono chiari, ma secondo quanto riferito il colosso di Mountain View pagherà una multa compresa tra 150 e 200 milioni di dollari. Una cifra importante ma non da impensierire Big G. Alphabet infatti, la parent company di YouTube e Google, ha riportato negli ultimi tre anni guadagni pari a 63 miliardi di dollari.

LE ACCUSE ALLA PIATTAFORMA DI GOOGLE

Nell’aprile 2018 una coalizione di 23 gruppi in difesa dei consumatori, della privacy e dei minori ha presentato un esposto alla Federal Trade Commission accusando YouTube di violare una legge sul diritto alla privacy dei minori.

Secondo le associazioni coinvolte, la piattaforma di condivisione video raccoglieva e traeva profitto dalle informazioni personali degli utenti più piccoli, sebbene l’accesso al sito sia formalmente consentito solo dai 13 anni in su. Secondo l’esposto, Youtube avrebbe dovuto ottenere il consenso dei genitori prima di raccogliere informazioni su bambini, come previsto dalla legge federale Children’s Online Privacy Protection Act (Coppa). In base a questa legge, le società devono notificare ai genitori e ottenere il loro consenso prima di raccogliere dati sui bambini.

DIETRO A YOUTUBE KIDS

Lo stesso giorno del voto della Ftc, YouTube ha presentato un nuovo portale Web per YouTube Kids. Per gli utenti più piccoli infatti Youtube aveva già previsto un’app su misura, YouTube Kids, che non permette inserzioni basate sugli interessi e remarketing. L’app è stata lanciata da Youtube nel 2015 e rispetta tutti i canoni previsti da Coppa. Ma sappiamo bene tutti che chiunque può guardare i video di YouTube senza un account o l’accesso tramite log in.

LE AZIONI RIPARATRICI DI YOUTUBE

Nelle ultime settimane la piattaforma video ha apportato una serie di modifiche alle politiche in risposta all’indagine dell’agenzia statunitense, in particolare imponendo un divieto esplicito per video violenti o che sembrano essere commercializzati verso i bambini. Inoltre YouTube ha anche vietato gli annunci mirati sui video dei bambini, rendendo quest’ultimi meno redditizi per i creativi e minacciando un intero genere di contenuti della sua piattaforma.

IL GIRO DI VITE DEL REGOLATORE

L’accordo annulla la più grande multa imposta fino a oggi per le violazioni della Coppa. A febbraio la Ftc ha multato per 5,7 milioni di dollari gli operatori di Musical.ly, l’app di social video con sede in Cina inglobata l’anno scorso da TikTok. Ma la vera batosta della Ftc parte a luglio quando Facebook patteggia una multa da 5 miliardi di dollari per le violazioni legate a Cambridge Analytica. Si tratta della più ingente multa mai imposta dall’agenzia a una società tecnologica. Molti critici di Facebook hanno giudicato la sanzione insufficiente rispetto ai profitti annuali di 55 miliardi di dollari di Facebook.

LE CRITICHE DELLE ASSOCIAZIONI

Insorte le associazioni per la tutela della privacy. I critici hanno reagito infatti con disappunto alla multa, considerandola un buffetto rispetto alle significative violazioni della privacy imputate a YouTube. “Ancora una volta, la Ftc sembra aver liberato una potente azienda con una tariffa nominale per la violazione della privacy degli utenti online. Dobbiamo colpire più duramente le aziende che violano la privacy dei minori e la legge federale” Ha dichiarato il senatore Ed Markey, che da tempo ha chiesto un’indagine su potenziali violazioni della Coppa di YouTube.

Dello stesso avviso anche l’associazioni di consumatori Public Citizen: “Ai sensi della Coppa, la Ftc ha l’autorità di imporre multe da decine di miliardi di dollari contro società dal calibro di Google. Una sanzione non superiore ai 200 milioni di dollari non riesce assolutamente a proteggere i diritti dei minori. Non punisce adeguatamente Google né scoraggia Google o altre società da future violazioni”.

“Una sanzione dovrebbe fungere da deterrente per le future violazioni della Coppa ma questa multa non ci si avvicina nemmeno” ha dichiarato in una nota Josh Golin, direttore esecutivo del leader della coalizione Campaign for a Commercial-Free Childhood. Golin sottolinea inoltre che una sanzione compresa tra 150 e 200 milioni di dollari è” l’equivalente di due o tre mesi delle entrate pubblicitarie di YouTube “.

Eppure secondo Bloomberg si tratta della più significativa azione di contrasto degli Stati Uniti nei confronti di una big tech sulle pratiche riguardo i minori negli ultimi cinque anni.

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