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Iccrea, Poste e non solo. Chi farà accordi con Google Pay

Google Pay arriva in Italia e sigla i primi accordi con banche e operatori, ma deve sfidare la concorrenza di Apple e Samsung. Articolo di Giusy Caretto

Google piglia tutto. Anche il nostro portafoglio. Nelle scorse ore, infatti, il servizio “Pay” dalla big tech è stato lanciato anche in Italia: permette di pagare su app e siti web, in tutti i negozi che supportano i pagamenti contactless e su tutte le piattaforme controllate di Mountain View (da Google Play a YouTube).

Cresce, dunque, la concorrenza nel mercato dei pagamenti digitali: e a confrontarsi con Big G. non saranno solo gli sfidanti diretti, Apple Pay (arrivato nel maggio 2017) e Samsung Pay (aprile 2018), ma anche banche ed operatori del credito. La casa americana, infatti, ha già siglato numerosi accordi sul mercato italiano.

COME FUNZIONA GOOGLE PAY

Partiamo dall’inizio. Google Pay intende trasformare il nostro smartphone e smartwatch in un portafoglio, dunque per poter usufruire del servizio è necessario avere un dispositivo con Android (dalla versione Lollipop e successive) o Wear OS, dotati di tecnologia NFC.

Bisogna scaricare l’app sul dispositivo e aggiungere una carta di credito, di debito o prepagata (Maestro, MasterCard, Visa) emessa da una qualsiasi delle banche supportate. Basterà attivare lo schermo del telefono e appoggiarlo al terminale.

LE BANCHE SUPPORTATE

Ad oggi sono solo Banca Mediolanum, Boon, Hype, Nexi, N26, Revolut e Widiba gli istituti bancari supportati, ma il big tech è già in trattativa con Iccrea Banca e Poste Italiane.

ANCHE FLIXBUS IN ACCORDO CON GOOGLE PAY

Non solo banche. Anche FlixBus ha deciso di supporatre il nuovo metodo di pagamento, diventando il primo operatore di viaggi a lunga percorrenza in Italia a incorporare i servizi di Google Pay nella sua app per Android. In questo modo gli utenti potranno sfruttare il portafoglio digitale, velocizzando le operazioni di acquisto.

Basterà cliccare su “Acquista con Google Pay” al momento del check-out per effettuare il pagamento, mentre i dettagli della transazione saranno memorizzati nell’account Google dell’utente.

GOOGLE IN VANTAGGIO SU APPLE E SAMSUNG?

Google arriva dopo Apple Pay e Samsung Pay, eppure non gli sarà difficile recuperare terreno (almeno una volta fatti accordi con le altri grandi banche).
Mentre i due rivali possono sfruttare solo il proprio hardware, Google Pay può essere scaricato su ogni dispositivo Android, che ha aggiornato il sistema operativo dopo novembre 2014: si tratta di un numero potenziale di dispositivi ben più alto.

C’è da dire, però, che il servizio di Samsung Pay aggiunge la tecnologia Mst: lo smartphone può pagare anche tramite Pos che leggono la banda magnetica e non solo i chip Nfc.

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