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Virgin Galactic

Perché Virgin Galactic può tornare in orbita

La Faa autorizza Virgin Galactic a tornare in volo dopo l'indagine che ha costretto la società spaziale di Branson a posticipare il prossimo volo

La navicella della compagnia spaziale Virgin Galactic può tornare in orbita.

La Federal Aviation Administration (Faa) ha autorizzato Virgin Galactic a tornare in volo mercoledì dopo aver completato un’indagine relativo al volo spaziale che trasportava il patron della società, Sir Richard Branson.

Il regolatore dell’aviazione statunitense aveva messo a terra le operazioni della compagnia di turismo spaziale all’inizio di questo mese, dopo che la Faa aveva appreso che il veicolo spaziale della compagnia aveva deviato dal suo spazio aereo ristretto durante la missione dell’11 luglio.

La Faa ha annunciato di aver “chiuso” l’inchiesta, dopo aver chiesto alla compagnia di apportare modifiche. “Virgin Galactic ha apportato le modifiche necessarie e può riprendere le operazioni di volo”, ha affermato la FAA in una nota.

La buona notizia ha portato le azioni Virgin Galactic a salire di oltre il 9%, secondo MarketWatch.

Il prossimo volo spaziale della compagnia è previsto per metà ottobre ed è dedicato alla ricerca scientifica. La missione coinvolge l’Aeronautica militare italiana e il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr).

Tutti i dettagli.

L’INDAGINE SULLA NAVICELLA

All’inizio di settembre la navicella della compagnia era stata bloccata a terra durante le indagini.

“L’indagine ha rilevato che il veicolo SpaceShipTwo ha deviato dal suo spazio aereo assegnato durante la sua discesa dallo spazio”, ha affermato la Faa in una nota, aggiungendo che “Virgin Galactic non è riuscito a comunicare la deviazione” come richiesto.

IL VOLO DI BRANSON

L’11 luglio, il britannico Richard Branson è stato il primo miliardario a viaggiare nello spazio a bordo di una compagnia privata.

COSA HA SEGNALATO LA FAA STATUNITENSE

Ma mentre Virgin Galactic aveva assicurato, all’epoca, che tutto era andato come previsto, la navicella aveva in realtà volato brevemente fuori dallo spazio aereo dedicato alla missione, deviando dal suo percorso. “La società non è riuscita a comunicare la comunicazione alla FAA come richiesto”, ha spiegato il regolatore statunitense.

LE MODIFICHE APPORTATE DALLA SOCIETÀ AEROSPAZIALE

Virgin Galactic ha da parte sua indicatore in una dichiarazione separata di modificare le sue procedure per garantire la comunicazione “in tempo reale” con la FAA durante le future missioni.

Sarà inoltre ampliato lo spazio ai futuri voli, per concedere alla navicella di avere “un ampio spazio aereo protetto per una varietà di possibili traiettorie di volo”.

“Apprezziamo la revisione approfondita della FAA” ha affermato il ceo di Virgin Galactic Michael Colglazier. “Il nostro programma di volo di prova è progettato con precisione per migliorare continuamente le nostre procedure” ha aggiunto.

IL PROSSIMO VOLO UNITY 23

Data l’indagine della Faa, il prossimo volo della società avverrà a metà ottobre.

Virgin Galactic aveva come obiettivo la fine di settembre e l’inizio di ottobre per il suo prossimo test di volo spaziale, chiamato Unity 23 e con a bordo sei persone – due piloti e quattro passeggeri – in missione per l’Aeronautica Militare Italiana.

I membri dell’equipaggio saranno: il Colonnello Walter Villadei e il Tenente Colonnello Angelo Landolfi, entrambi dell’Aeronautica militare italiana, Pantaleone Carlucci, ingegnere aerospaziale e ricercatore presso il Cnr e Beth Moses, Chief Astronaut Instructor presso Virgin Galactic.

La società non ha ancora rilasciato una data di lancio per Unity 23, con decollo da Spaceport America. Si tratterà della prima missione di ricerca commerciale condotta da un equipaggio.

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